Nelle ultime settimane, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania hanno intensificato i controlli per contrastare la contraffazione dei marchi, focalizzando lโattenzione sulla zona industriale del capoluogo etneo. Le attivitร investigative condotte dalla Compagnia Pronto Impiego hanno permesso di individuare, dopo diversi giorni di osservazione, un ampio capannone industriale gestito da un cittadino di origine cinese, che fungeva da deposito di una vastissima quantitร di merce contraffatta destinata alla distribuzione.
Oltre 2 milioni di articoli contraffatti e marchi famosi falsificati
Allโinterno del deposito sono stati trovati oltre 2,3 milioni di articoli contraffatti, suddivisi in centinaia di colli. I prodotti spaziano da accessori per telefonia e musica a giocattoli, articoli per la casa e capi di abbigliamento. Sono stati rinvenuti anche orologi, coltelli e sveglie, tutti riportanti marchi mendaci e falsi loghi. Tra i brand contraffatti figurano nomi molto noti e riconoscibili: Apple, Samsung, JBL, Gucci, Disney, Marvel, Paw Patrol, Dragonball, Pokemon, Juventus, Playstation e tanti altri, tra cui anche marchi di giocattoli molto popolari tra i bambini. Inoltre, i finanzieri hanno trovato migliaia di etichette adesive pronte per essere apposte su prodotti anonimi, con lโobiettivo di renderli apparentemente originali e di alta qualitร .
Sequestro e denuncia per un giro dโaffari milionario
Tutti i prodotti sono stati sottoposti a sequestro penale, mentre lโuomo รจ stato denunciato allโAutoritร Giudiziaria per introduzione nello Stato e commercio di prodotti contraffatti, nonchรฉ per ricettazione. Lโassenza di documentazione fiscale e la reticenza dellโindagato nel fornire informazioni sulla provenienza della merce hanno rafforzato i sospetti delle Fiamme Gialle. Secondo le prime stime, la vendita al dettaglio degli articoli sequestrati avrebbe potuto generare ricavi per oltre 5 milioni di euro. Il capannone, ritenuto punto nodale di smistamento per tutta lโisola, rappresenta lโennesima conferma dellโallarmante portata del fenomeno della contraffazione e della necessitร di mantenere alta lโattenzione su questo fronte.