Italia e abbandono scolastico, un’emergenza educativa da affrontare: l’Italia continua a registrare dati preoccupanti in tema di dispersione scolastica. Secondo un’analisi del centro studi della fondazione Art. 49, il nostro paese presenta un tasso di abbandono scolastico del 10,5%, un valore superiore all’obiettivo del 9% fissato dalla strategia 2030 dell’Unione Europea. Questo dato è stato reso noto durante l’evento “InClasse: radici per il futuro”, tenutosi a Roma, e sottolinea l’urgenza di un intervento mirato per ridurre il divario con le altre nazioni europee.
I dati del Sud: Sicilia e Sardegna record negativo
Le regioni più colpite dal fenomeno sono la Sardegna e la Sicilia, con percentuali rispettivamente del 17,3% e 17,1%, tra le peggiori a livello continentale. Di contro, regioni come Umbria, Lazio e Marche registrano tassi significativamente più bassi, dimostrando come il problema sia fortemente influenzato dal contesto territoriale e dalle condizioni socio-economiche locali.
Italia tra gli ultimi in Europa per investimenti nell’istruzione
Uno dei principali fattori che contribuiscono all’elevato tasso di dispersione scolastica è senza dubbio lo scarso investimento nell’istruzione. Attualmente, l’Italia destina appena il 4,1% del PIL alla scuola, un valore che la colloca quinta dal fondo nella classifica europea. In confronto, Paesi come Svezia, Belgio ed Estonia investono quote significativamente più alte, evidenziando una maggiore attenzione alla formazione delle nuove generazioni.
Secondo la Fondazione Art. 49, la bassa spesa pubblica per l’istruzione si riflette nella carenza di risorse per le scuole, nella mancanza di strumenti didattici adeguati e nell’insufficiente sostegno agli studenti più fragili. Per contrastare questa tendenza, la Fondazione ha lanciato cinque nuovi progetti educativi destinati agli alunni delle scuole primarie e secondarie, con l’obiettivo di potenziare l’inclusione scolastica e migliorare le opportunità di apprendimento.
I 5 progetti educativi
I progetti educativi rivolti agli studenti delle scuole primarie e secondarie mirano a sviluppare consapevolezza, competenze e cittadinanza attiva. “Next Step”, pensato per i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado, li aiuta a scoprire le proprie attitudini e passioni, supportandoli nella scelta del percorso di studi futuri. Per i più piccoli, invece, “Mi piace” un mondo insegna l’importanza di una sana alimentazione e di stili di vita corretti, ispirandosi ai principi dell’Agenda ONU 2030.
Con “Viva la Costituzione, la Costituzione è viva” bambini e bambine vengono avvicinati ai valori fondamentali della Costituzione, promuovendo il senso di cittadinanza e partecipazione attiva. Sul fronte della sostenibilità, “Gea Edu – Idee per il futuro – Meet Europe” sensibilizza le nuove generazioni su transizione ecologica, professioni green e politiche europee, formando cittadini più consapevoli e attenti all’ambiente. Infine, “Online, Onlife” offre un percorso di alfabetizzazione digitale per le scuole, culminando nel rilascio del Patentino Digitale, uno strumento utile per navigare in sicurezza nel mondo digitale.
Il piano del Ministero dell’Istruzione contro la dispersione
Il problema dell’abbandono scolastico è stato più volte affrontato anche dal Ministero dell’Istruzione, che lo ha inserito tra gli obiettivi strategici del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). A settembre, il ministro Giuseppe Valditara aveva dichiarato in un’intervista a Il Messaggero che la dispersione scolastica italiana era scesa al 9,4%, un dato inferiore alla soglia del 10%.
Per affrontare questa emergenza, il governo ha stanziato 325 milioni di euro tra fondi del Pnrr e risorse ministeriali, destinati al potenziamento delle competenze trasversali degli studenti e all’organizzazione di attività didattiche, anche extrascolastiche. L’obiettivo principale è quello di accompagnare gli studenti nel loro percorso di studi, fornendo loro strumenti adeguati per affrontare le sfide del futuro e ridurre le disuguaglianze educative.
La necessità di un cambio di rotta
L’alto tasso di abbandono scolastico in Italia rappresenta un problema strutturale che richiede un intervento urgente e coordinato. L’esperienza di altri Paesi europei dimostra che un maggiore investimento nell’istruzione può portare a risultati concreti, migliorando le opportunità per le nuove generazioni.
Oltre ai finanziamenti previsti dal Pnrr, sarà fondamentale un maggiore impegno a livello locale per sviluppare strategie personalizzate che tengano conto delle specificità territoriali.