Quasi 2 settimane sono passate dallo storico incontro nella Basilica Cattedrale tra Sant’Agata e Santa Lucia. In occasione della visita della Santa siracusana, custodita a Venezia, il busto reliquiario della Patrona di Catania fu esposto in via eccezionale per accogliere la martire conterranea. Tuttavia, non si tratta della prima esposizione straordinaria motivata dalla visita delle reliquie di un’ altra martire nella Cattedrale di Catania. Il 7 gennaio 1993, infatti, si verificò uno scenario simile a quello avvenuto lo scorso 28 e 29 dicembre. Da Acireale, venne a fare visita a Sant’Agata una reliquia di Santa Venera.
L’ esposizione straordinaria di Sant’Agata
Il rituale del 7 gennaio del 1993 presentava diversi parallelismi con quanto avvenuto a dicembre, per l’incontro con Santa Lucia. Anche nel caso di Santa Venera, si tenne una processione con la reliquia fino alla Cattedrale. A differenza della martire siracusana che inizio il suo tragitto verso la Basilica dalla chiesa di San Placido, Santa Venera partì dalla chiesa di San Biagio, per poi percorrere tutta la via Etnea e giungere in piazza Duomo. Al contempo, in chiesa si stavano svolgendo le operazioni di uscita del busto reliquiario di Sant’Agata che non andarono come previsto. Sorsero, infatti, delle difficoltà nell’aprire la porta della cameretta, le quali portarono alla rottura della chiave. Seguirono diversi tentativi di apertura che non portarono i risultati sperati, mentre la processione di Santa Venera era, ormai, giunta in Cattedrale. Fortunatamente, la soluzione si sbloccò, riuscendo ad aprire la porta, con conseguente posizionamento del busto reliquiario sul tradizionale tronetto posto sull’altare maggiore, dinanzi a Santa Venera. All’epoca, Sant’Agata veniva posta sul cosiddetto “ascensore”.
In una Cattedrale gremita di gente, a seguito della messa per celebrare lo storico momento, seguì una breve processione di Sant’Agata e Santa Venera, lungo la navata centrale, altra differenza rispetto al 28 e 29 dicembre con Santa Lucia, in cui si creò un percorso per ammirare più da vicino le 2 martiri e fare le proprie preghiere.
L’ allora arcivescovo di Catania, Luigi Bommarito, definì storico questo incontro, consolidando la vicinanza tra le 2 diocesi, quella del capoluogo etneo e quella di Acireale, un momento di grande fraternità e comunione.
Il legame tra Sant’Agata e Santa Venera
Secondo le fonti, Santa Venera nacque ad Acireale e morì il 26 luglio 143, circa un secolo prima, quindi, rispetto a Sant’Agata.
Vista la vicinanza delle 2 diocesi, sono state diverse le concelebrazioni delle 2 Sante. Tra queste, nei giorni della festa di Santa Venera del 2023, il 23 luglio fece visita nella diocesi acese la reliquia del velo di Sant’Agata, con un pontificale celebrato dall’arcivescovo Luigi Renna. Come Sant’Agata, e anche Santa Lucia, il destino di Santa Venera fu lo stesso, con un feroce martirio subito a favore della fede.
Facendo ancora un salto nel passato, secondo quanto si riporta dalla diocesi di Acireale, nel 1848, un altro momento importante avvenne il 12 febbraio. In segno di pace per l’adesione acese alla rivoluzione siciliana contro i Borboni che avrà come culmine il giorno 11 gennaio 1849, l’apice della fratellanza si raggiunse durante la processione dell’ottava, alla quale era presente anche la bara di Santa Venera.
È un legame, quello tra le 2 diocesi e tra le due Sante Patrone, sempre vivo e chissà se, prossimamente, si potrà assistere a un altro incontro come quanto avvenne il 7 gennaio del 1993.