Una volta colmati tutti i dubbi sull’impatto ambientale che questa nuova costruzione comporterebbe, arriva un’ulteriore preoccupazione: le faglie attive. I progettisti del Ponte sullo Stretto di Messina assicurano che l’infrastruttura sarร in grado di resistere per almeno 200 anni e a terremoti di magnitudo fino a 7,1 sulla scala Richter. Tuttavia, come sottolineato dal quotidiano Repubblica, le preoccupazioni relative alla sicurezza sismica del progetto non sono state del tutto dissipate, soprattutto in relazione alla mancanza di studi piรน approfonditi sui rischi sismici.
Infatti, il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Carlo Doglioni, ha recentemente lanciato un allarme riguardo alla necessitร di esami piรน dettagliati sulle faglie attive della zona e sul rischio di eventi sismici. Questo aspetto, giร sollevato in passato, รจ stato ribadito dalla commissione VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) che ha richiesto uno studio supplementare.
Pericolo per le faglie attive
Nel parere emesso dalla commissione VIA, viene infatti evidenziato che il progetto del Ponte deve essere accompagnato da un ulteriore approfondimento delle indagini geofisiche, sismologiche e paleosismologiche. In particolare, si sottolinea la necessitร di una caratterizzazione piรน dettagliata delle faglie che potrebbero essere ancora attive nell’area dello Stretto di Messina.
Le incertezze sull’altezza del ponte
Oltre alle questioni sismiche, un altro punto controverso riguarda l’altezza del ponte, che รจ cruciale per il passaggio delle navi che solcano lo Stretto di Messina. Inizialmente, il progetto approvato prevedeva un’altezza di 65 metri, che consente il passaggio di molte navi, ma non delle piรน grandi imbarcazioni da crociera. Recentemente, perรฒ, รจ emersa la possibilitร di innalzare l’impalcato del ponte per garantire il passaggio delle navi piรน alte, un cambiamento che potrebbe risolvere il problema del traffico marittimo ma che, allo stesso tempo, comporterebbe modifiche significative al progetto.
Questa proposta di modifica ha sollevato preoccupazioni, poichรฉ qualsiasi modifica al progetto approvato dal Ministero delle Infrastrutture richiederebbe un nuovo passaggio in commissione VIA, con un processo che potrebbe dilatare i tempi di approvazione di almeno un anno. Il timore รจ che queste modifiche possano rallentare ulteriormente l’iter di realizzazione del ponte, giร lungo e complesso, e comportare nuovi costi e incertezze.
I tempi di realizzazione si allungheranno?
Se la proposta di innalzamento dell’impalcato venisse confermata, si aprirebbe un nuovo capitolo di verifiche e approvazioni burocratiche, che potrebbero rallentare significativamente l’avanzamento dei lavori. Questo potrebbe comportare un allungamento dei tempi e l’incertezza su quando il ponte potrร essere effettivamente completato. Inoltre, l’introduzione di nuove varianti potrebbe anche sollevare nuove obiezioni o dubbi da parte di enti locali, comitati ambientalisti e altri soggetti interessati.