Nella sala grigia dello โZo Centro Culture Contemporaneeโ di Catania, in occasione della terza edizione del Fringe Catania Off, sarร messa in scena la storia di Vito Pipitone, sindacalista marsalese ucciso dalla mafia nel 1947. Il racconto, intimo e personale, sarร presentato attraverso le parole della moglie Filippa Di Dia, interpretata da Adriana Parrinello. Il monologo, scritto da Chiara Putaggio e diretto da Francesco Stella, con musiche di Gregorio Caimi, รจ prodotto dallโassociazione culturale โI Musicantiโ. Per la prima volta, la storia di Pipitone lascia i confini della provincia di Trapani per essere presentata all’interno di un festival di rilevanza nazionale.
Il monologo: una storia di amore e giustizia sociale
Il monologo in siciliano, intitolato Ed io lโamavo, rappresenta una riflessione sulle lotte di Vito Pipitone, sindacalista della Federterra, e sullโamore di sua moglie Filippa. Il racconto intreccia due amori: quello di una donna per il suo compagno di vita e quello di un giusto per i diritti e lโonestร . Lo spettacolo ripercorre gli ultimi momenti di Vito, assassinato dalla mafia lโ8 novembre 1947 mentre si recava in bicicletta a trovare la madre. Lโomicidio avvenne il giorno prima di una manifestazione contadina in cui Pipitone avrebbe promosso la lottizzazione e lโassegnazione delle terre incolte agli agricoltori, come previsto dalla legge Gullo. La sua morte lasciรฒ una moglie e quattro figli e segnรฒ una profonda svolta nella vita di Filippa.
La memoria di Vito Pipitone
Vito Pipitone รจ stato un simbolo della lotta per i diritti degli agricoltori e della giustizia sociale, ma la sua storia รจ rimasta sepolta nellโoblio per decenni, fino a quando, circa 15 anni fa, lโassociazione Libera ha iniziato a ricordarlo pubblicamente. “La memoria รจ un dovere, ma anche un dono,” ha dichiarato lโautrice Chiara Putaggio. Lโopera teatrale vuole riportare alla luce non solo il sacrificio di Vito, ma anche quello della sua famiglia, che ha dovuto affrontare anni di difficoltร e sofferenza. Il figlio maggiore di Vito, Pietro Pipitone, insieme agli altri figli, ha vissuto una vita segnata dalla perdita del padre e dalla necessitร di lavorare fin da piccoli.
Il ruolo di Libera e lโimportanza della memoria
Grazie allโimpegno di Libera, associazione che ha intitolato il presidio di Marsala a Vito Pipitone, il ricordo del sindacalista รจ tornato alla luce, seppure conosciuto ancora solo da una cerchia ristretta di persone. “Questa opera teatrale รจ un esempio di come fare memoria,” ha affermato Salvatore Inguรฌ, coordinatore provinciale di Libera Trapani. In unโepoca in cui il revisionismo storico rischia di oscurare il sacrificio di molti, Ed io lโamavo restituisce il giusto valore al sacrificio umano e alla lotta per i diritti dei lavoratori.
Lโopera teatrale, che ha giร registrato il sold-out durante la rassegna ‘a Scurata โ canti e cunti al calar del sole, si presenta ora al Fringe Catania Off Festival con lโintento di sensibilizzare il pubblico su temi di giustizia sociale e memoria storica.
Unโopera che unisce arte, giustizia e diritti
La partecipazione al Fringe Catania Off รจ un’occasione importante per diffondere la storia di Vito Pipitone e per condividere il messaggio di giustizia e diritti. Gregorio Caimi, autore delle musiche e presidente dellโassociazione I Musicanti, ha sottolineato come l’arte e la giustizia contribuiscano alla creazione di una bellezza che va condivisa. Lo spettacolo sarร in scena dal 17 al 20 ottobre con quattro repliche nella sala grigia dello Zo Centro Culture Contemporanee di Catania.