Mamma Etna, quest’estate, ha “donato” diverse eruzione, che se da un occhio esterno possano sembrare solo un mero spettacolo naturale, per i cittadini di Catania e paesi limitrofi si si è trasformato in un vero e proprio incubo.
Le varie eruzioni hanno sparso, a più riprese, la cenere vulcanica su tutta la città, la quale già in tre occasioni separate si è tinta di nero grazie alla pioggia di cenere regalataci dal vulcano.
Il disagio però non potrebbe solo fermarsi al dover spazzare balconi, terrazze e vialetti. La cenere potrebbe risultare nociva, per quei soggetti che hanno già comprovati problemi alle vie respiratorie, aggravando patologie pregresse.
In questo caso i medici raccomandano una particolare cautela, invitando questi soggetti a non eseguire loro in prima persona lavori di smaltimento della cenere.
Ma non solo per le vie respiratorie, la cenere potrebbe risultare altamente dannosa per gli occhi. la cenere, qualora finisse a contatto diretto con gli occhi, potrebbe causare dei danni alle cornee, oppure, graffiando il bulbo oculare, causando danni ingenti. I medici consiglino, nel caso in cui dovesse finirvi un po’ di questa magica polverina nera negli occhi, di non strofinare gli occhi con le mani, ma bensì di lavare la zona degli occhi facendo particolare attenzione.
Nessuno studio, al momento, si sta occupando di ricercare un eventuale correlazione tra l’inalazione della cenere vulcanica con possibili ricadute sulla salute, nonostante la città possa essere un perfetto campo di ricerca a cielo aperto.
Si consiglia la prudenza nelle operazioni di pulizia della cenere, che dopo l’ultima eruzione di ferragosto, ha interessato tutti i cittadini catanesi e dei paesi limitrofi.
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