Bonus prima casa 2024 è un’iniziativa dell’ Agenzia delle entrate per agevolare chi compra un immobile destinato divenire l’abitazione principale. Aiuti che riguardano quindi tasse e imposte che sono applicate alla compravendita, ma vediamo meglio i dettagli dell’incentivo.
Bonus prima casa 2024: le agevolazioni generali
In generale le imposte da pagare al momento dell’acquisto sono ridotte quando questo viene effettuato in presenza dei requisiti “prima casa”. Le imposte da versare quando si compra con i benefici “prima casa” sono in caso di venditore privato o di un’impresa che vende in esenzione Iva: l’imposta di registro proporzionale nella misura del 2% (anziché del 9%), l’imposta ipotecaria fissa di 50 euro e la catastale fissa di 50 euro; se invece si acquista da un’impresa, con vendita soggetta a Iva questa è ridotta al 4% mentre l’imposta di registro fissa di 200 euro, l’ipotecaria fissa di 200 euro e la catastale fissa di 200 euro.
Bonus prima casa 2024: agevolazioni in più per i giovani
Nel dettaglio ci sono però agevolazioni aggiuntive per i giovani che non hanno ancora compiuto i 36 anni di età nell’anno in cui l’atto è stipulato e hanno un indicatore ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) non superiore a 40.000 euro annui. Nel caso dei giovani under 36 i benefici economici riguardano
- per le compravendite non soggette a Iva, esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale
- per gli acquisti soggetti a Iva, oltre all’esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale, riconoscimento di un credito d’imposta di ammontare pari all’Iva corrisposta al venditore.
L’agevolazione non è stata prorogata per il 2024. Di conseguenza, dal primo gennaio di quest’anno i giovani possono accedere solo al bonus prima casa ordinario, riguardando gli atti stipulati nel periodo compreso tra il 26 maggio 2021 e il 31 dicembre 2023.
Bonus prima casa 2024: i requisiti dell’immobile
Per ottenere le agevolazioni bisogna poi accertarsi che l’immobile stesso aderisca ad alcuni requisiti. La casa acquista deve appartenere ad una delle seguenti categorie catastali: A/2 (abitazioni di tipo civile); A/3 (abitazioni di tipo economico); A/4 (abitazioni di tipo popolare); A/5 (abitazioni di tipo ultra popolare); A/6 (abitazioni di tipo rurale); A/7 (abitazioni in villini); A/11 (abitazioni e alloggi tipici dei luoghi). L’altro fattore da considerare è il luogo in cui si trova il fabbricato, che deve coincidere con il luogo di residenza dell’acquirente. In caso di mancata coincidenza il richiedente ha 18 mesi di tempo a partire dalla data d’acquisto per poter trasferire la sua residenza, fatto che dovrà essere specificato nel contratto.