Il Comune di Catania ha raccolto il 40% delle 4.000 tonnellate di cenere vulcanica caduta sulle strade, concludendo l’operazione entro la prima decade di agosto secondo l’ordinanza di protezione civile del sindaco Trantino. La raccolta procede con una media di circa 100 tonnellate al giorno. Le squadre di pulizia, supportate dalla polizia locale e dall’AMTS, operano di notte, ripulendo anche le aree di parcheggio con divieti di sosta temporanei.
La direzione Ecologia e Ambiente del Comune informa che in vie e piazze dove la pulizia non è ancora completa, seguiranno ulteriori passaggi di spazzatrici e operatori manuali nei prossimi giorni per rimuovere i residui di cenere.
Le zone di Ognina, Picanello e il Terzo Municipio sono state particolarmente colpite dalla caduta di cenere durante l’eruzione del 5 luglio. In queste aree è prevista un’attività supplementare di pulizia per eliminare i resti di cenere non rimossi dai primi interventi meccanici.
Le parole del sindaco Trantino
“Le prime due sere abbiamo registrato alcune défaillance organizzative; originate da un modello di pianificazione in precedenza non sperimentate. Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo provato tutti insieme a risolverle per accelerare la rimozione della cenere. Mi dicono stia andando molto meglio, grazie al contributo di tutte le aziende coinvolte e degli uomini impiegati“. Queste le parole su Facebook del sindaco.
“Molti vorranno puntare il dito, e lo comprendo, su quel che non è andato – aggiunge – io preferisco dare peso al metodo di collaborazione intrapreso tra istituzioni, ditte incaricate e cittadini. In attesa di spostare il fronte, assieme a tutti i sindaci pedemontani, per una strategia unitaria che affronti la questione terra vulcanica non più come un’emergenza, ma come un evento ciclico, quasi fosse la neve al Nord Italia“.