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Il consorzio Almalaurea ha, come di consueto, pubblicato i dati utili per stilare un bilancio sui laureati nei vari dipartimenti delle università italiane. Tra queste, anche l’Università di Catania. Di seguito un’analisi della situazione al Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’ateneo catanese.
Chi sono i laureati Unict in Scienze Politiche?
Lo scorso anno, cioè il 2023, si sono laureati al dipartimento di Scienze Politiche e Sociali 386 studenti. Di questi, 255 hanno ottenuto una laurea di primo livello e 131 una magistrale biennale. Proprio come nel 2022, la presenza femminile risulta di molto maggiore rispetto a quella maschile: il 74,1% dei laureati è costituito da donne, mentre gli uomini rappresentano solo il 25,9%. L’età media alla laurea è di 27,3 anni, con un voto pari a 103.
Per quanto riguarda la provenienza, il 73,6% del collettivo selezionato ha frequentato un liceo. Nello specifico, la maggior parte (23,6%) proviene dall’indirizzo scienze umane. Il 19,5% ha frequestato un istituto tecnico e solo l’1,6% un professionale.
Almalaurea 2024, laureati in Scienze Politiche: la condizione occupazionale
Secondo quanto riportato da Almalaurea, il tasso medio di occupazione dei neo-laureati in Scienze Politiche è del 40,3%. Dopo la laurea magistrale biennale, si arriva al 61,5%. Il tasso di disoccupazione è invece pari al 25,8%; leggermente più basso per i laureati in magistrale (24,3%).
Quanto tempo passa dalla laurea al reperimento del primo lavoro? In media, 4,4 mesi. Tuttavia, il 39,4% degli intervistati prosegue il lavoro iniziato prima della laurea; il 16,1% decide di non proseguirlo e il 44,1% inizia a lavorare solo dopo il conseguimento del titolo.
La disparità di genere riguardante il salario è comune anche per chi si laurea in questo dipartimento: gli uomini percepiscono come retribuzione mensile netta 1.212 euro in media, mentre le donne solo 1.075. Di conseguenza, la media totale del salario dei laureati in Scienze Politiche è di 1.102 euro.
Quanto è utile la laurea in Scienze Politiche nel mondo del lavoro?
L’1,7% del collettivo selezionato che ha partecipato al questionario Almalaurea 2024 dichiara di aver ottenuto un impiego in imprenditoria e alta dirigenza. Il 33,9% svolge invece una professione tecnica e il 22% una “professione intellettuale, scientifica e di elevata specializzazione“.
Il 41,5% svolge un lavoro a tempo determinato, il 29,7 a tempo indeterminato e solo il 5,9 un’attività in proprio. Il 5,1% ha invece ottenuto una borsa o asegno di studio o di ricerca. In media, si lavora 31,4 ore settimanali. Un dato che risalta è sicuramente quello del settore di attività, che si rivela essere prevalentemente privato (63,6% dei casi). Inoltre, una percentuale molto alta è quella legata all’area geografica di impiego, che mostra che l’81,4% dei neo-laureati in Scienze Politiche e Sociali Unict lavora nelle Isole e, dunque, resta in Sicilia.
Quanto è utile la laurea in Scienze Politiche? Secondo quanto riportato dai dati Almalaurea 2024, il titolo di studi è un importante plus per quanto riguarda il miglioramento del lavoro. Chi, una volta laureato, ha continuato il lavoro iniziato prima del conseguimento del titolo, ha infatti notato un progresso nella posizione lavorativa (38,5%). Tuttavia, il 50,8% degli intervistati dichiara di aver utilizzato solo in misura ridotta le competenze acquisite con la laurea.
UNICT – Solo il 22% dei laureati Disum trova lavoro dopo triennale: i dati Almalaurea