L’Unione Europea ha sbloccato 2 miliardi di euro di fondi dello Stato a favore dell’impianto di STMicroelectronics a Catania. I sussidi “sostengono un impianto integrato unico per i chip di carburo di silicio” dichiara Margrethe Vestager, vicepresidente della Commissione Europea in visita a Catania. Essi “aiuteranno la transizione digitale e verde creando posti di lavoro altamente qualificati, limitando al contempo le possibili distorsioni della concorrenza“.
L’impianto contribuirà “a garantire l’accesso Ue a una fonte affidabile di chip efficienti dal punto di vista energetico usati nei veicoli elettrici e nelle stazioni di ricarica” continua Vestager.
Le dichiarazioni del CEO di STM
Interviene anche il Presidente & Chief Executive Officer (CEO) di STMicroelectronics Jean-Marc Chery che dichiara: “Le capacità completamente integrate sbloccate dal Silicon Carbide Campus di Catania contribuiranno in misura significativa alla leadership di ST nella tecnologia SiC per clienti dei settori automotive e industriale nei prossimi decenni”.
“Le dimensioni di scala e le sinergie offerte da questo progetto ci consentiranno di attuare una migliore innovazione con capacità produttive in grandi volumi” – continua il CEO. Tutto questo “a vantaggio dei nostri clienti europei e globali che […] sono alla ricerca di soluzioni più efficienti sotto il profilo energetico” conclude Chery.
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Il finanziamento è contestuale al Chips Act Europeo, il piano di investimenti sulla microelettronica comunitario recentemente entrato in vigore che vede l’Italia protagonista in Europa.
Silicon Carbide Campus
L’obiettivo è quello di realizzare a Catania, entro il 2026, il Silicon Carbide Campus di STMicroelectronics. Il progetto è finalizzato alla produzione in grandi volumi di carburo di silicio (SiC) da 200 mm per dispositivi e moduli di potenza. Il progetto prevede, inoltre, attività di test e packaging e la produzione di substrati realizzati a partire da questo materiale. L’impianto dovrebbe raggiungere la piena operatività nel 2033.
