Giornata della legalità
A 32 anni dalla strage di Capaci, in cui persero la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre poliziotti della scorta (Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro), la giornata di commemorazione sarà dedicata anche ai cinque operai morti in un cantiere a Casteldaccia lo scorso 6 maggio.
Nonostante le proteste dei docenti, messe a tacere con un comunicato ufficiale dal Mim, la Fondazione Falcone, ha organizzato un programma che inizia alle 10 a Palazzo Jung, con l’inaugurazione del Museo del presente, trasmessa in diretta Rai fino alle 11.45.
Il governo sarà rappresentato dai ministri Matteo Piantedosi e Gennaro Sangiuliano, insieme al presidente della Regione siciliana Renato Schifani, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla. Saranno presenti anche i vertici della DEA, dell’FBI, il governo statunitense con la console generale Tracy Roberts-Pounds e Louis J. Freeh, ex direttore dell’FBI e amico di Falcone.
Le manifestazioni in Sicilia
Alle 17.58, ora dell’attentato, si terrà una manifestazione sotto l’Albero Falcone, davanti alla casa di via Notarbartolo dove vivevano il magistrato e la moglie. Alle 19, nella chiesa di San Domenico, sarà invece celebrata una messa in suffragio.
Studenti di 56 istituti, rappresentanti dell’ANM e dell’Ordine degli avvocati, uniranno le forze formando una catena umana davanti al tribunale per ricordare le vittime della strage. Sarà presente anche Elly Schlein, segretaria del PD, alle 15 davanti alla facoltà di Giurisprudenza in via Maqueda, da dove partirà un corteo organizzato da sindacati e associazioni. Prima di recarsi all’Albero Falcone, Schlein visiterà il quartiere Borgo Nuovo per incontrare operatori impegnati contro la dispersione scolastica.
Le parole di Musumeci
“Dopo 32 anni, la memoria della tragica fine di Giovanni Falcone, della consorte Francesca e del personale di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro rimane ancora viva nella generazione -come la mia- che fu attonita testimone di quella strage. Dobbiamo impegnarci tutti affinché anche i giovani, pur col trascorrere del tempo, si riconoscano nell’esempio di coraggio e di tenacia con cui il magistrato siciliano volle condurre il suo impegno nella lotta alla mafia. E spesso lo fece nell’isolamento e nell’ ostracismo voluto da colleghi e istituzioni dello Stato”. Queste le parole di speranza pronunciate dal ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci.