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Sciopero mezzi 6 maggio: previsti disagi anche in Sicilia

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Sciopero mezzi 6 maggio: di seguito le motivazioni che hanno portato i lavoratori ad incrociare le braccia e gli orari della protesta.

Sciopero 6 maggio: i disagi previsti per oggi interesseranno tutta la nazione e, di conseguenza, anche la Sicilia. Di seguito i dettagli sulle motivazioni dei lavoratori e sugli orari interessati dallo sciopero.

Sciopero mezzi 6 maggio: le motivazioni

I lavoratori incrociano le braccia e chiedono, ancora una volta, aumenti salariali significativi, stop alle privatizzazioni, miglioramento dei diritti e più sicurezza per dipendenti e utenti.

Nello specifico, secondo quanto comunicato da Cub Trasporti, Cobas Lavoro Privato, AdL Cobas e Sgb, l’astensione in Italia è stata proclamata “per un aumento salariale di 300 euro; riduzione dell’orario di lavoro da 39 a 35 ore settimanali, a parità di salario e l’adeguamento delle tutele in tema di sicurezza e salute sui luoghi lavoro“. Al Cobas riporta che la motivazione della protesta sarebbe “l’abrogazione dei penalizzanti salari d’ingresso ai neoassunti, un piano d’investimenti e di assunzioni straordinari in tutti i settori di pubblica utilità a partire dal trasporto pubblico e contro le morti sul lavoro“.

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Sciopero mezzi 6 maggio: gli orari

Lo sciopero nazionale proclamato dai sindacati di base degli autoferrotranvieri per oggi, lunedì 6 maggio, durerà 24 ore: un’intera giornata. La protesta, però, è organizzata a livello territoriale.

Nello specifico, in Sicilia è Ast ad incrociale le braccia e lo fa nei seguenti orari:

  • dalle 5:30 alle 6:30;
  • dalle 9:30 alle 12:30.

La situazione in Sicilia

A proclamare la protesta di oggi, il sindacato Faisa Cisal con oggetto il Piano industriale: “Dalle notizie in nostro possesso, confermate dalla stampa, pare che il Piano Industriale, riguardante l’Azienda Siciliana Trasporti S.p.a., oramai, risulterebbe, sostanzialmente definito – si legge -. Se così fosse, a meno di una ufficiale e tempestiva smentita da parte del Socio Unico, Governance e Direzione Generale di Ast compresa, il tutto sarebbe avvenuto senza il dovuto coinvolgimento delle organizzazioni sindacali su una materia di loro pertinenza“.

E ancora: “Quanto accaduto è un fatto gravissimo e inaccettabile, posto che il sindacato ha più volte ribadito il concetto di voler esercitare il proprio ruolo sia all’ assessore regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, quanto al Datore di lavoro della Società, proprio perché è nelle sedi istituzionali competenti dove si gioca il futuro dell’Ast, unitamente al destino di alcune centinaia di posti di lavoro“.

Anche Fast Confsal ha aderito allo sciopero: “Il delicato momento che attraversa la Società Regionale di Trasporto pubblico locale in Sicilia, impone a tutti i sindacati una profonda riflessione a prescindere dalle bandiere di appartenenza“.


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