Condannato Vito Marino, 24enne di Biancavilla, per i reati di porto e detenzione di armi da guerra, rissa e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. I carabinieri della stazione della città hanno eseguito un ordine di carcerazione, emesso dall’ufficio esecuzioni penali del tribunale di Catania nei suoi confronti.
La questione spinosa che ha portato all’incriminazione di Vito Marino risale a qualche anno fa, nel 2018, quando il ragazzo prese parte, ad Adrano, ad una rissa nata dopo un incidente automobilistico e proseguita successivamente a Biancavilla, in via dell’Uva, proprio nei pressi della sua abitazione. L’incidente stradale coinvolse anche un giovane residente in via dell’Uva e un ragazzo adranita, oltre ad un rilevante numero di persone. Il primo ragazzo, fuggito dopo l’incidente, forse nell’intento di sottrarsi alle sue responsabilità, fu inseguito fino ai pressi di casa sua, dove, messo alle strette, aveva “chiamato i rinforzi” e la questione era diventata una vera e propria rissa, culminata con l’esplosione di colpi di fucile che avevano addirittura ferito uno dei partecipanti.
Le indagini, condotte dai carabinieri del nucleo operativo di Paternò, hanno permesso di individuare cinque persone coinvolte nei fatti ed hanno portato al ritrovamento, in un terreno incolto adiacente le palazzine di via Dell’Uva, a Biancavilla, un fucile mitragliatore Kalashnikov AK 47, con colpo in canna ed altri 5 nel caricatore.
Le indagini e gli accertamenti eseguiti sull’arma, compiute dalla sezione balistica del Ris dei carabinieri, hanno stabilito che i colpi esplosi durante la rissa di via dell’Uva erano stati sparati proprio da quel fucile, nascosto successivamente dal Marino in un terreno incolto, nei pressi di casa.
Adesso l’uomo dovrà scontare la pena residua di 4 anni, 2 mesi e 18 giorni di reclusione presso il carcere catanese di piazza Lanza.
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