Un post certamente di cattivo gusto, quello pubblicato dalla pagina Facebook del Museo Archeologico Nazionale di Venezia in cui si metteva a confronto una scultura raffigurante Agrippa nel museo veneziano con il telamone del 480 a.C. del Tempio di Zeus di Akragas. Nel post, quest’ultimo è stato ridicolizzato, suscitando diverse polemiche. Tra queste, spicca quella di Francesco Ferla, membro della Comitato Scientifico Nazionale dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura. “Nessuno di noi ha mai pensato di paragonare uno dei nostri preziosissimi kouroi greci con la vostra statua romana — scrive Ferla —. Le gare sul patrimonio artistico non ci interessano. Stiamo parlando dell’area archeologica di Agrigento, una delle più importanti del mondo. Il telamone irriso faceva parte del più grande tempio della grecità: forse occorrerebbe un po’ di rispetto”.
Le accuse sono, poi, ricadute sulla mancanza di formalità di uno dei canali ufficiali del Museo Nazionale. Ferla si è scagliato contro i social media manager per carenza di professionalità. “Ritengo inoltre che la gestione di un social non possa prescindere da criteri di professionalità, quando esprime un Museo Nazionale. Forse dovreste rimodulare l’approccio dei vostri social media manager“.
La lettera scritta da Francesco Ferla è stata indirizzata direttamente al Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Venezia.