Dicono che per trovare eguali alla magnificenza della festa di Sant’Agata bisogna guardare alle lontane città del Perù o della Spagna, ma forse c’è da dire che la devozione per la Splendidissima, noto appellativo datoLe da Papa Giovanni XXIII, di pari non ne ha.
Nel vivo della celebrazione si entra proprio la mattina di questo sabato, il 3 febbraio, mattina che inizia con le Sante Messe (dalle 7:30) e culmina con una delle tradizioni più suggestive della festività: l‘offerta della cera.
In seguito l’arrivo dei fedeli al seguito della Carrozza del Senato presso la chiesa di Sant’Agata alla Fornace (San Biagio); il corteo del fedeli entra in un silenzio religioso, in Cattedrale sarà intonato il Te Deum e data l’eucarestia, seguito il silenzio al cospetto della fornace, la carcaredda, dove Agata ha subito il suo martirio. Qui avviene l’offerta: i ceri donati sono alti o pesanti quanto la persona che chiede la protezione, si dice. La processione che segue vedrà sfilare le simboliche Candelore per la via principale sino al Duomo.
Come da programma, l’offerta inizierà alle 12:00. Alla cerimonia saranno presenti le maggiori autorità religiose, politiche e militari della città, e non solo, che Vergine Martire riesce a riunire.