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È online la 34ª edizione dell’indagine del Sole 24 Ore sui territori più vivibili d’Italia, un appuntamento fisso alla fine di ogni anno dal 1990. Si tratta di una classifica delle province italiane in base alla qualità della vita offerta da esse, che tiene in considerazione diversi fattori, come lavoro, ambiente, salute, sicurezza e cultura. Quale città è risultata essere la migliore? Quale la peggiore? Di seguito i dettagli, con un particolare focus sulla Sicilia.
I criteri della classifica
Per realizzare la classifica, il Sole 24 Ore ha utilizzato ben 90 indicatori, divisi in 6 grandi categorie, ossia: “ricchezza e consumi”, “affari e lavoro”, “ambiente e servizi”, “demografia, salute e società”, “giustizia e sicurezza” e “cultura e tempo libero”.
Per ciascuno dei 90 indicatori vengono assegnati mille punti alla provincia con il valore migliore e zero a quella con il peggiore, per poter soddisfare il fine ultimo: misurare il benessere nelle varie province italiane secondo i dati dei 12 mesi precedenti, forniti da fonti ufficiali come l’Istat, l’Inps e la Banca d’Italia.
Le città migliori in cui vivere
Secondo la classifica stilata quest’anno, la provincia italiana in cui si vive meglio nel 2023 è quella di Udine che, rispetto all’anno scorso, ha guadagnato 11 posozioni. Il secondo ed il terzo posto vanno rispettivamente a Bologna e Trento. Dove si trova la capitale? Roma è al 35esimo posto su 107, mentre Milano, capitale della moda, si trova all’ottavo.
In quarta posizione c’è Aosta, seguita da Bergamo. I risultati parlano chiaramente: i primi posti sono tutti occupati da città del Nord. Nell’illustrazione della classifica per area geografica, infatti, si vede come i colori scuri che indicano i migliori punteggi siano tutti al Nord, generando una perdita di pigmentazione nei territori del Sud, che diventano più chiari man mano che si scende.
Dove si classificano le città siciliane?
Per trovare una città siciliana nella classifica generale stilata dal Sole 24 Ore, bisogna scendere di molto. La prima ad apparire è infatti Ragusa, ma solo all’86esimo posto su 107. Poi Messina all’89esimo, Enna al 90esimo, guadagnando 10 posizioni rispetto ad un anno fa. Catania perde invece una posizione e si piazza 92esima. Al 94esimo posto Agrigento e a seguire Palermo (95esimo). Trapani al 99esimo, Siracusa al 104esimo e, penultima in classifica, Caltanissetta. Male, ma non malissimo: al 107esimo posto, infatti, Foggia (Puglia), la peggiore di questa edizione.
Alcune città siciliane recuperano punteggio nelle sottoclassifiche: Catania è per esempio tra le migliori per quanto riguarda il soleggiamento, quarta nella lista; è anche al 16esimo posto per imprenditoria giovanile. È tra le ultime invece nella graduatoria riguardante la giustizia e la sicurezza, dove si piazza al 95esimo posto; ottimo punteggio invece per Agrigento (al 13esimo posto) ed Enna (19esimo).
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