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Il 25 ottobre sono usciti i primi 4 episodi dell’attesissima serie “I Leoni di Sicilia“, tratta dall’omonimo romanzo storico di Stefania Auci sulla storia vera della famiglia Florio. Le ultime 4 puntate sono invece uscite il 1° novembre; 8 episodi totali quindi, con un cast quasi del tutto siciliano.
Libro o serie tv? Le differenze
Trarre un film o una serie da un romanzo di successo non è semplice ed è quindi una raccomandazione importante per il pubblico scindere i due prodotti e considerarli come due diverse interpretazioni della stessa storia. Tuttavia, nel caso de “I Leoni di Sicilia”, il regista Paolo Genovese pare aver fatto un ottimo lavoro avendo toccato tutti i punti cruciali degli episodi raccontati nel romanzo.
Se nel libro si parte in ordine cronologico dal terremoto che ha colpito Bagnara Calabra il 16 ottobre 1799, la serie tv parte da un evento successivo, dove i protagonisti sono già in ottimi affari: l’adattamento televisivo presenta infatti la storia tramite flashback e flashforward, senza però trarre in confusione il pubblico.
I sentimenti, i profumi ed i colori suscitati dalla lettura del romanzo originale e dalla serie sono gli stessi, nonostante la scrittrice abbia scelto di non collaborare alla sceneggiatura. Le relazioni tra i numerosi personaggi è tuttavia semplificata nella serie: non è infatti resa chiara l’identità di alcuni volti che appaiono in poche veloci scene. Al contrario, le relazioni interpersonali dei Florio hanno largo spazio nella serie, così come i sentimenti e le frustrazioni dei personaggi, resi alla perfezione dagli attori.
Ciò che alcuni criticano è la scelta della colonna sonora: per esempio, i titoli di coda hanno come sottofondo “Durare” di Laura Pausini, forse non attinente alla storia. Poi, musiche troppo moderne per una narrazione dell’800, che appaiono un po’ forzate nel contesto.
“Cu nesci arrinesci”: la storia dei Florio
La frase riportata nella prima pagina del prologo del libro è un noto proverbio siciliano che recita: “Cu nesci arrinesci“. Mai frase più vera, nella storia dei Florio e, purtroppo, nella storia attuale. Una cosa è cambiata nei secoli però: se la famiglia Florio si è recata in Sicilia per cercare fortuna, adesso la situazione è diversa: l’Isola non è più infatti sinonimo di ricchezza, ma terra natia di giovani che si recano al Nord Italia o addirittura all’estero pur di trovare un lavoro.
La storia narra dei fratelli Paolo e Ignazio Florio che lasciano la miseria di Bagnara Calabra per cercare una vita migliore a Palermo, dove aprono un’aromateria e riescono, dopo molti sacrifici, a diventare ricchi. Non tutti, però, sono felici di lasciare la casa in Calabria: Giuseppina, moglie di Paolo, non riesce ad accettare il distacco con il paese ed i propri cari, ma deve rassegnarsi al volere del marito.
La nascita del figlio Vincenzo le dona però speranza, così come l’affetto di Ignazio. Le speranze per Vincenzo diventano (in parte) realtà: il ragazzo, una volta cresciuto, dona soddisfazione al nome Florio e trasforma gli affari in un vero impero commerciale con spezie, tonno, zolfo e navi, negli anni dell’Unità d’Italia. L’ambizione di Vincenzo è alta, ma trova un ostacolo nell’amore: ormai uomo, Florio vuole per sé una moglie titolata, ma s’innamora follemente di una borghese, Giulia Portalupi, che lo distoglie dai suoi obiettivi.
Giulia Portalupi: da “figlia obbediente” a ribelle per amore
Giulia Portalupi, interpretata nella serie dalla catanese Miriam Leone, è una delle figure più importanti nella storia dei “Leoni di Sicilia”. Il suo ingresso nella vita dei Florio è lento ma di impatto: Vincenzo si innamora subito di lei al mercato, per poi incontrarla nuovamente a casa di un possibile partner commerciale, in vesti diverse. Se al mercato Giulia sembrava una donna libera e indipendente, a casa dei genitori è piuttosto una figlia obbediente, sottomessa alle decisioni del padre.
Giulia, però, decide di prendere in mano le redini della sua vita, diventandone così la vera protagonista: si “compromette” con Vincenzo ed inizia una nuova vita, dolorosa a causa dell’ambizione di Florio, ma finalmente totalmente sua. Un atto di coraggio da parte di una donna dell’800, incisiva per il futuro della famiglia Florio.
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