L’allarme di un rincaro dei prezzi dei biglietti aerei per la Sicilia è stato lanciato dal Codacons che, mobilitando anche l’Antitrust, ha denunciato alle autorità politiche “l’ennesimo rialzo dei voli aerei a danno di lavoratori e studenti che tornano a casa durante le feste“. Sono queste le parole del presidente dell’Associazione Consumatori Carlo Rienzi, il quale mette in luce la mancata attuazione delle misure del Governo introdotte con il decreto “Asset” e finalizzate proprio ad evitare un aumento delle tariffe per i collegamenti con le isole nel periodo in cui la domanda è crescente.
Ecco alcuni dati riportati dall’associazione: nel periodo concomitante all’inizio delle festività natalizie, il costo di un singolo biglietto di sola andata per Catania oscilla tra i 200 euro e i 270 euro in base alla città di partenza, per Palermo il prezzo sale vertiginosamente ammontando ai 315 euro se si parte da Bologna, città che ospita numerosi studenti siciliani.
Per non parlare dei costi aggiuntivi, come ad esempio quello per il il bagaglio a mano o per il posto a sedere a scelta. “Balzelli che incidono in modo non indifferente sul prezzo finale del biglietto — ha dichiarato il presidente di Codacons, Carlo Rienzi, che continua —. Non possiamo non chiederci che fine abbiano fatto le misure del Governo introdotte col decreto asset e che erano finalizzate proprio ad evitare ciò che il Codacons ha registrato, ossia un aumento delle tariffe per i collegamenti con le isole durante un periodo di picco della domanda”.
Un caro tariffe che non agevola né risponde alle esigenze dei fuorisede, piuttosto scoraggia un ritorno nell’ Isola in occasione del Natale.