Catania

Catania, ragazza con sindrome di Nager apre la bocca dopo 16 anni

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La ragazza di 16 anni è affetta della sindrome di Nager, ma ora può iniziare a sorridere grazie all'intervento subito.

Aurora (nome di fantasia) può finalmente iniziare una vita piena di sorrisi, parole e cibi solidi, grazie ad un intervento eccezionale di chirurgia maxillo facciale all’ospedale San Marco di Catania.

La ragazza di 16 anni, infatti, è affetta della sindrome genetica di Nager, tra le più rare al mondo. Questa comporta un ammasso osseo che, nel feto, aveva fuso la mandibola al cranio non consentendo l’articolazione necessaria ad aprire la bocca. Per 16 lunghi anni, dunque, la ragazzina non ha potuto svolgere diverse semplici azioni, come sorridere, ma grazie al successo dell’operazione, durata circa dieci ore, inizierà una nuova vita.

La buona riuscitaè stata determinata dalla cooperazione di varie squadre: oltre ai chirurghi maxillo-facciali, in sala operatoria erano presenti in venti tra colleghi chirurghi anestesisti dell’Uos Rianimazione sale chirurgiche e dell’Uoc Chirurgia toracica. Inoltre, il direttore generale dell’azienda ospedaliero universitaria etnea, Gaetano Sirna, che ha stanziato le risorse per la realizzazione della protesi in titanio impiantata nella giovane paziente, una vera e propria opera di bioingegneria tra le più moderne.

Il San Marco si conferma così un centro di eccellenza e un punto di riferimento sicuro per la chirurgia maxillo facciale siciliana e nazionale.

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Le équipes di medici e paramedici sono state guidate dalla collaborazione tra alcuni dei chirurghi maxillo facciali più esperti in Italia che ha dato vita ad una perfetta sinergia tra Nord e Sud del Paese. In particolare Alberto Bianchi, professore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Maxillo-facciale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “Policlinico “G. Rodolico – San Marco” e Massimo Robiony, direttore della Clinica maxillo facciale dell’ospedale universitario di Udine e il suo professore associato Salvatore Sembronio.


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