Si conclude nella splendida cornice del Palazzo della Cultura di Catania la xv edizione dello storico Festival Internazionale del Cortometraggio “Corti in Cortile, il cinema in breve”.
Il festival in breve
Come ogni anno, la città di Catania ha avuto il piacere di ospitare questo meraviglioso evento, atteso un po’ da tutti: cinefili, amatori, video maker, registi, sceneggiatori, attori; tre giorni (15-16-17 settembre) dedicati a masterclass, proiezioni dei corti, degustazioni culinarie, laboratori e come novità di quest’anno il Film Market.
“Il Festival – racconta ai microfoni di LiveUnict il direttore artistico Davide Catalano – ha sempre voluto mettere al centro l’artista, riconoscerne il valore, l’impegno e la passione in un momento storico in cui l’arte è scarsamente considerata.”
L’arte è il pilastro di questo Festival e la mission del nuovo spazio “Film Market” nasce proprio dalla volontà di fornire tutti gli strumenti per realizzare un progetto a 360°, come racconta il direttore artistico. Un’occasione unica per mettere in contatto concretamente produttori, film maker, commission, consulenti finanziari e amatori.
“Mi ritengo di essere un direttore di orchestra di un gruppo meraviglioso – continua Davide Catalano – ogni settore viene curato in maniera incredibile, lavoriamo sodo per giungere a questo risultato“.
“Corti in cortile”, la premiazione e i vincitori
Durante la kermesse sono stati presentati 22 cortometraggi provenienti da tutto il mondo, tre giorni intensi ricchi di ospiti, eventi, creatività ed eccellenza. A giudicarli una giuria d’eccezione, costituita da operatori del settore ma anche da docenti di sociologia della comunicazione, esperti di comunicazione e informazione hanno decretato i seguenti vincitori.
- Miglior cortometraggio al già premio Oscar 2023 “An Irish Goodbye” di Tom Berkeley e Ross White, una black comedy che racconta il ricongiungimento dei fratelli Turlough e Lorcan (affetto dalla sindrome di Down) la cui madre muore prematuramente. Un racconto poetico, duro, esilarante, dove la bellezza avvolge tutto, anche il loro dolore. Una vera perla cinematografica;
- Migliore sceneggiatura è stato assegnato a “The sink” per la capacità di elaborare un’intuizione in una storia semplice, assolutamente inaspettata e imprevedibile;
- Miglior regia a “Mångata” una messa in scena ricercata, sofisticata, eclettica. Un viaggio dal Mediterraneo alla Luna, un viaggio dove ogni essere umano cerca di raggiungere la sua meta;
- Miglior attore a Joshua Griffin, protagonista di “The stupid boy” per la sua interpretazione intensa e per la sua capacità di stimolare riflessioni profonde;
- Migliore attrice va a Marjan Alizadeh protagonista di “Split Ends”, una donna che si ribella con coraggio e sfrontatezza alla società di oggi;
- Migliore colonna sonora: va a “Mångata” per la ricercatezza degli strumenti e la valorizzazione dei suoni;
- Miglior fotografia va a “The silent echo” emozioni che esulano dalla bellezza estetica e che proiettano lo spettatore in un mondo magico contraddistinto da un pregiato taglio artistico;
Giù il sipario su questa splendida edizione di “Corti in Cortile, il cinema in breve”, dove a vincere è sempre la bellezza dell’arte.