Ad un mese dall’uscita del film “Oppenheimer” nei cinema italiani, è ufficiale: come riporta SkyTg24, tra venerdì 15 e domenica 17 settembre, il lungometraggio di Christopher Nolan ha superato “Bohemian Rhapsody” in quanto a ricavi, diventando in questo modo la pellicola biografica più vista al mondo con 912,7 milioni di dollari; quando il film sui Queen ha guadagnato 910 milioni di dollari.
La trama del film
La pellicola di Nolan è basata su “American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer“, libro biografico scritto da Kai Bird e Martin J. Sherwin. In questo si racconta la vita e la caduta del fisico teorico Oppenheimer, che dedica la sua vita alle sue scoperte scientifiche, dovendo così affrontare anche le loro conseguenze.
Essere il “padre” della bomba atomica, però, non è facile: la pellicola di Nolan non è solo un viaggio nella storia, ma soprattutto nei sentimenti del protagonista, orgoglioso del suo lavoro e delle sue scoperte ma, allo stesso tempo, tormentato da esse.
“Oppenheimer”: un film da non perdere
Ancora prima della sua uscita, si sapeva già che il film sarebbe stato un successo: sicuramente il regista Christopher Nolan è una garanzia, così come il cast stellare proposto. Nel ruolo del protagonista, infatti, si trova Cillian Murphy, che interpreta in modo impeccabile la doppia faccia dei complessi sentimenti provati dal personaggio principale. Poi, anche se solo in qualche scena, Florence Pugh nel ruolo di amante del protagonista. Emily Blunt, invece, nel film è Kitty, moglie di Oppenheimer. Matt Damon è Leslie Groves, il capo del progetto Manhattan; Robert Downey Jr. si stacca completamente dal personaggio Marvel Tony Stark per diventare in “Oppenheimer” Lewis Strauss.
Sarà quindi per le incredibili interpretazioni, ma nonostante la durata di 3 ore, il film riesce a tenere incollati gli occhi di tutti sul grande schermo. Un altro punto a favore è che non si tratta di un classico biopic, ma una pellicola che comprende un po’ tutti i generi: il regista Nolan ha parlato di una connessione all’horror, ma è anche un dramma, un thriller e, ovviamente, un film storico.
I primissimi piani, i colori intercalati da scene in bianco e nero, gli effetti speciali (non in CGI), le musiche ed i suoni non permettono al pubblico di distrarsi: 180 minuti di fiato sospeso.
Un po’ di numeri
Come riportato su Wikipedia, il film ha incassato 33 milioni di dollari nel corso del primo giorno di programmazione negli Stati Uniti, compresi 10,5 milioni dalle anteprime del giovedì sera. Poi, nel primo fine settimana è arrivato a 82,4 milioni complessivi, posizionandosi dietro solo a “Barbie”.
In Italia, il debutto è avvenuto il 23 agosto, sviando il fenomeno “Barbenheimer” che si è invece verificato in molti altri paesi, in cui in moltissimi si sono recati al cinema in un unico giorno per guardare di fila sia “Barbie” che “Oppenheimer”. Nel primo giorno in Italia, il film ha ottenuto un incasso di 2 milioni di euro.
La pellicola ottiene così tre primati: è la prima vietata ai minori ad aver incassato più di 10 milioni di dollari al giorno negli Stati Uniti per 7 giorni consecutivi; è il film ambientato durante la seconda guerra mondiale ad aver incassato di più nella storia del cinema e, infine, è il film biografico con più incassi nella storia. Candidato perfetto per i prossimi Oscar…?
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