In seguito alle accese dichiarazioni che, nelle scorse settimane, erano rimbalzate tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ed il CEO della compagnia aerea Ryanair, Michael OโLeary, il governo italiano ha appena riscritto la norma sul caro voli per le Isole.
Tramite un nuovo emendamento, il ministro Urso ha difatti eliminato dalla norma il tetto ai prezzi dei biglietti aerei, decidendo altresรฌ di affidare piรน potere allโAntitrust, autoritร garante che dovrร occuparsi di verificare le eventuali iniquitร dei prezzi dei biglietti Ryanair, in base a principi di abuso di posizione dominante e di intesa restrittiva della concorrenza.
Se da una parte, nello specifico da quella del Ministero, si tratta di una misura emendativa che punta a rinforzare i mezzi di prevenzione contro la speculazione, dโaltra parte ci sono i sindacati di categoria che definiscono la proposta come una โmarcia indietroโ, un termine che non tarda a far passare il pensiero che il governo sia stato forse troppo compiacente nei riguardi di Ryanair e, in particolare, con lo stesso OโLeary, il quale aveva definito il decreto contro il caro voli come โspazzaturaโ.
โUna mossa non coraggiosaโ ha affermato, con non poca amarezza, il segretario generale UIL Trasporti Sardegna, William Zonca, che ha aggiunto: โil governo doveva tenere la barra dritta su questa idea del tetto massimoโ, mentre lโUnione Nazionale Consumatori (UNC) รจ alla ricerca di ulteriori rassicurazioni, chiedendo che lโAntitrust intervenga anche per pratiche commerciali scorrette.