In Italia è “allerta black out” ed è la Sicilia la regione più colpita. La denuncia viene da Consumerismo No Profit, che parla delle forti ondate di calore che stanno interessando il Paese, ma anche dei gravi disservizi sul fronte delle forniture energetiche, con migliaia di famiglie senza corrente e senza acqua.
I dati
Sono diversi i casi eclatanti: per esempio, a Roma molti passeggeri sono rimasti per circa mezz’ora bloccati dentro la metro, senza aria condizionata e senza linea telefonica; a Napoli le linee interrate sono andate in tilt a causa dell’asfalto arrivato a temperature elevatissime che ha danneggiato i cavi sotterranei. In tutta la Sicilia i casi di black out e di mancanza d’acqua sono moltissimi.
Consumerismo ha analizzato i dati di E-Distribuzione, la più grande società in Italia nel settore della distribuzione di energia elettrica, che copre 31,5 milioni di cittadini in più di 7.400 Comuni. Secondo l’analisi, negli ultimi giorni, tra lavori programmati e interruzioni improvvise di energia, i black out sul territorio italiano sono centinaia al giorno.
Gli indennizzi
“In un momento in cui gli utenti hanno maggiore bisogno di elettricità, disservizi di questo tipo arrecano un danno enorme alla popolazione – spiega il presidente Luigi Gabriele -. Oltre all’impossibilità di usare ventilatori e condizionatori, e quindi di difendersi dal caldo, i continui blackout energetici rischiano di danneggiare elettrodomestici e, nel caso di frigoriferi e freezer di case private, ristoranti ed esercizi commerciali, di deteriorare tonnellate di cibo con danni economici enormi”.
Si ricorda, dunque, agli utenti, che la normativa attuale prevede indennizzi per le vittime delle interruzioni di fornitura, in base a parametri precisi che variano a seconda della dimensione del comune di residenza.
Indennizzi: come funzionano
Gli indennizzi valgono nei seguenti casi:
- nei comuni con meno di 5.000 abitanti, se l’interruzione è superiore alle 16 ore consecutive;
- in comuni con più di 5.000 ma meno 50.000 abitanti, se l’interruzione superiore alle 12 ore consecutive;
- in comuni con più di 50.000 abitanti, se l’interruzione è superiore alle 8 ore consecutive.
Nel caso in cui ci sia stata una interruzione superiore a quella prevista, scatta un indennizzo automatico pari a 30 euro, incrementato di 15 euro per ogni 4 ore di interruzione, fino ad un massimo di 300 euro. Questo sarà riconosciuto in bolletta dal proprio fornitore per conto del distributore di zona.
È possibile, inoltre, avanzare una richiesta di risarcimento del danno nei casi in cui si verificano danneggiamenti a dispositivi ed elettrodomestici o impossibilità di poter svolgere l’attività lavorativa.
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