Università di Catania

UNICT – Summer School per salvaguardia coste siciliane: presto il via alle candidature

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L'Università di Catania ha comunicato che nel giugno 2024 avrà luogo la Summer School “Reinventing coastal wetlands”: presto il via alle candidature.

L’Università di Catania stringe un’alleanza con il prestigioso Massachusetts Institute of Technology di Boston: nel giugno 2024 la prima attività con una scuola estiva a carattere residenziale. Già dai prossimi giorni saranno diffuse le modalità per la candidatura.

Opportunità e ostacoli per lo sviluppo delle zone costiere del Sud-Est della Sicilia saranno al centro degli studi della Summer School “Reinventing coastal wetlands” a carattere residenziale che sarà avviata a Siracusa.

Il progetto

Il MIT-Italy Program (MISTI) e il DICAr dell’Università di Catania hanno proprio in questi giorni avviato l’organizzazione congiunta delle attività che nascono dall’intuito e dalla sinergia del professore Enrico Foti del DICAr e della professoressa Paola Malanotte-Rizzoli del MIT, insieme alla Co-Director dello stesso MIT-Italy Program Serenella Sferza.

La scuola estiva accoglierà, dal mese di giugno 2024, dieci studenti del Massachusetts Institute of Technology, una delle più importanti università di ricerca del mondo, e quindici dell’Università di Catania, sia “graduate” che “undergraduate” e punterà l’attenzione su una delle coste che a livello globale risulta tra le più densamente popolate, di elevato valore archeologico e ricca di biodiversità ma, allo stesso tempo, tra le più vulnerabili rispetto ai rischi associati ai cambiamenti climatici.

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Summer school: in cosa consisterà

Sono previste due settimane di lavoro con seminari interattivi in lingua inglese con i docenti del MIT Paola Malanotte-Rizzoli (Earth Atmospheric and Oceanography Department), Admir Masic, Heidi Nepf, e Andrew Whittle (Civil & Environmental Engineering Department) e con i docenti dell’Università di Catania Enrico Foti e Rosaria Musumeci del dipartimento Ingegneria civile e Architettura, e Daniele Malfitana del dipartimento di Scienze umanistiche.

Nell’ambito della Summer School si attiverà un approccio multidisciplinare ai casi studio e sarà avviata la co-progettazione a bassa impronta di carbonio che non solo promuoverà la biodiversità, ma potrà fornire servizi eco-sistemici per la riduzione del rischio di disastri naturali e per la valorizzazione del capitale naturale e archeologico di aree spesso degradate a causa di una urbanizzazione densa, disordinata e di forti pressioni antropiche.

La residenzialità della scuola estiva favorirà l’integrazione degli studenti provenienti da background culturali diversi che collaboreranno per elaborare alcune proposte innovative di restauro ambientale e di adattamento ai cambiamenti climatici delle zone costiere di rilevante valore ambientale e archeologico del Sud-Est della Sicilia.