Nel Catanese, a Riposto e a Giarre, i carabinieri della Compagnia di Giarre hanno eseguito un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Catania su 8 indagati, con le accuse di furto aggravato continuato e ricettazione continuata. 2 di questi, Marco Giovanni Baiamonte, catanese, 27 anni, e Carmelo Musumeci, di Giarre, 28 anni, pregiudicati, sono finiti in carcere.
Gli indagati si sarebbero resi autori di una lunga serie di furti in appartamenti e ai danni di istituti scolastici, avvenuti nei Comuni di Riposto e Giarre, per un totale di 8 episodi. Sono 5 le abitazioni private prese di mira, a cui si aggiungono 2 scuole e uno studio medico, il tutto con un modus operandi ben consolidato che prevedeva anche la disattivazione dei sistemi di sorveglianza.
In particolare, per quanto riguarda i furti presso lo studio medico, i ladri sarebbero stati in possesso delle chiavi per accedervi, sottratte alla madre di uno dei due, che faceva lì le pulizie. La somma rubata dai due sarebbe di circa 1000 euro.
La coppia di ladri, inoltre, si sarebbe derubata a vicenda: Baiamonte avrebbe infatti “truffato” Musumeci tenendosi 200 euro per sé, nascondendo al “socio” Musumeci che quel ricavato faceva parte delle azioni commesse.
Come emerso dalle indagini, la merce rubata veniva ricevuta da 3 soggetti, pregiudicati per reati contro il patrimonio, un giarrese di 48 anni gravato da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e a 2 due ripostesi di 65 e 38 anni, di cui il primo pregiudicato ed il secondo gravato da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. Tra gli articoli rubati, pc portatili e telefoni cellulari.