L’abusivismo edilizio è un grosso problema in Italia, sia nella forma di nuove costruzioni, che di ampliamento di edifici già esistenti. Oltre a danneggiare la cultura della legalità, come rileva OpenPolis, favorisce la criminalità organizzata e lo sfruttamento dei lavoratori, rovinando inoltre il paesaggio.
La Sicilia in particolare è una delle regioni più colpite dal fenomeno: ecco i dati.
Abusivismo: la storia
È negli anni ’50 e ’60 che l’Italia, ancora prevalentemente rurale, ha registrato una grandissima espansione edilizia ed un rapido processo di industrializzazione: questo fenomeno ha favorito il ricorso all’abusivismo, che dal punto di vista di costi e tempistiche rispondeva alle nuove esigenze, comportando costo molto più basso rispetto a quelle legali ed il non rispetto delle procedure standard. Si sfrutta così, però, il lavoro in nero.
Negli anni non si è mai posto rimedio al danno: secondo i dati provvisori Istat, raccolti nel rapporto Bes (benessere equo e sostenibile), ancora nel 2021 sono ancora molte le residenze costruite illegalmente. Sono addirittura 15,1 le costruzioni abusive per ogni 100 autorizzate in Italia nel 2021.
Il metodo Istat
Lo strumento utilizzato per studiare il fenomeno è l’indice di abusivismo elaborato da Istat, una misura di flusso riferita all’edilizia residenziale, che esprime la proporzione delle costruzioni abusive realizzate nell’anno di riferimento in rapporto a quelle autorizzate dai comuni.
Non rappresenta, dunque, la quota di costruzioni abusive sul totale delle costruzioni realizzate nell’anno di riferimento, ma le costruzioni abusive ogni 100 autorizzate.
I dati delle regioni
La situazione varia da regione a regione ed è il sud del Paese ad essere particolarmente colpito dal problema. Il tasso di abusivismo edilizio tocca infatti livelli molto bassi nel nord del paese, in particolare in Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, dove sono state meno di 4 ogni 100 costruzioni autorizzate.
Al contrario, la regione che riporta la quota più elevata è la Campania, con circa 49 abitazioni che nel 2021 risultano essere state costruite senza un permesso ufficiale, ogni 100 regolari. A seguire la Campania sono Calabria e Basilicata, con 48 abitazioni illegali ogni 100 e la Sicilia si trova quarta nella classifica dell’illegalità con 46 costruzioni non autorizzate.
Per quanto riguarda gli arresti, nel 2021 sono stati appena 33, a fronte di quasi 10mila persone denunciate: un rapporto che è migliorato rispetto all’anno precedente, quando si sono registrati 22 arresti su circa 13mila persone denunciate. Con 1.413 persone denunciate e 1.327 reati, anche in questo caso è la Campania a detenere il record regionale, registrando da sola il 13,9% di tutti i reati del paese.