Aerei, in Sicilia si prova a contrastare il caro voli. Aerolinee Siciliane apre le porte a una nuova compagnia aerea siciliana.
Durante le vacanze natalizie, come ogni anno, il trasporto aereo in Sicilia non ha attraversato un ottimo periodo, con l’eccessivo caro voli che ha aggravato la situazione, specie per chi dal nord è voluto tornare in Sicilia per trascorrere le festività in casa. Ma tanti sono stati i siciliani stabilitisi al nord che hanno dovuto rinunciare al ritorno in patria a causa dell’esagerato caro voli.
Ebbene, dopo alcuni attriti con la regione risalenti al febbraio 2020, Aerolinee Siciliane apre alla possibilità di una nuova compagnia aerea siciliana per contrastare il grave problema del caro voli che si verifica puntualmente ogni anno, specie in corrispondenza delle festività natalizie. Un progetto di cui si parlava già nel 2019, con Musumeci presidente, sulla stessa linea dell’allora predecessore Rosario Crocetta che aveva annunciato di voler “mettere le ali all’Ast“.
“Il nostro capitale e le nostre competenze sono a disposizione — ha dichiarato in una nota il presidente di Aerolinee Siciliane Luigi Crispino —. Intendiamo investire nella nuova iniziativa senza indugio. Il punto non è farsi concorrenza tra iniziativa siciliane, ma risolvere la questione del caro biglietti e avviare uno sviluppo che irrobustisca la solidarietà tra i siciliani”.
Disponibilità di Aerolinee per una nuova compagnia aerea siciliana favorita dall’annuncio dell’interessamento dell’esperto Francesco La Fauci e del Codacons al problema dei collegamenti aerei con la Sicilia sollevato nei giorni scorsi anche dal presidente della Regione Renato Schifani.
“A noi — prosegue Crispino, che in passato aveva fondato la compagnia Air Sicilia— la soddisfazione di sapere che tre anni fa abbiamo indicato la strada vincente per risolvere la questione del trasporto aereo siciliano. Oggi La Fauci e il Codacons sembra che vogliano seguire la medesima strada. La nostra società esiste ed è pronta a collaborare, sia investendo nella nuova iniziativa che mettendo a disposizione quel che è stato già fatto. L’ importante — continua— è che la Regione Siciliana interrompa il flusso poco controllabile di contributi richiesti da molte compagnie per assicurare tratte specifiche e la loro attività ordinaria. I contributi desertificano la concorrenza. Nessun vettore andrà mai in una destinazione dove ci sia un altro vettore che riceve contributi. Questa sarebbe infatti concorrenza sleale. Il paradosso è che — conclude— conduce alla fine ad un aumento dei costi e quindi dei prezzi dei biglietti aerei o all’interruzione dei collegamenti”
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