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La riforma della scuola è tra gli argomenti più trattati nelle elezioni del 25 settembre. Dopo la riforma della Buona Scuola, realizzata da Matteo Renzi, sono ancora tanti i nodi da sciogliere sul sistema scolastico italiano che nel 2021 è al terzo posto per abbandono scolastico precoce con tasso al 12,7%, come riporta Openpolis. La redazione di LiveUnict ha analizzato le proposte di alcuni partiti per quanto riguarda il mondo della scuola.
Terzo polo
Il terzo polo tra le tante proposte parla anche del mondo della scuola proponendo di alzare a 18 anni l’obbligo scolastico e ridisegnare l’istruzione professionale “garantendo che gli studenti acquisiscano le competenze effettivamente richieste dal mercato del lavoro”. Spazio anche all’edilizia scolastica: l’obiettivo è quello di riqualificare in dieci anni tutti gli edifici scolastici.
Centrodestra
Per centrodestra si intende una serie di partiti di destra e di centro composto da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e “Noi moderati”. Per quanto riguarda il mondo della scuola hanno stilato una lista con nove punti principali.
- Rivedere in senso meritocratico e professionalizzante il percorso scolastico;
- Piano per l’eliminazione del precariato del personale docente e investimento nella formazione e aggiornamento dei docenti;
- Ammodernamento, messa in sicurezza, nuove realizzazioni di edilizia scolastica e residenze universitarie;
- Valorizzazione e promozione delle scuole tecniche professionali volte all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro;
- Allineamento ai parametri europei degli investimenti nella ricerca;
- Incentivare i corsi universitari per le professioni STEM;
- Maggiore sostegno agli studenti meritevoli e incapienti;
- Riconoscere la libertà di scelta educativa delle famiglie attraverso il buono scuola;
- Favorire il rientro degli italiani altamente specializzati attualmente all’estero.
Fratelli d’Italia
Il partito Fratelli d’Italia con alla guida Giorgia Meloni tra i vari punti trattati ha anche esposto le proposte per l’istruzione come ad esempio rivedere il sistema scolastico in senso meritocratico e professionalizzante e altri 8 punti chiave tra cui favorire il rientro degli italiani specializzati all’estero. In poche parole i punti riguardanti il partito Fratelli d’Italia per quanto riguarda il mondo dell’istruzione sono gli stessi presentati nella coalizione Centro Destra.
Lega
Il programma della Lega entra in profondità su alcuni aspetti dello stato corrente dell’istruzione in Italia, come la qualità della didattica e il sostegno agli studenti con disabilità. Contemporaneamente, però, richiama “parole d’ordine” specificamente dirette al suo elettorato, come la propaganda nelle scuole, piuttosto discutibili. Vediamo i principali temi affrontati.
Il Patto per la scuola proposto dal partito di Matteo Salvini inizia definendo in dettaglio la formazione richiesta ai docenti: “Docenti formati in didattica generale e speciale, pedagogia generale e speciale rivolta ai bisogni educativi speciali, pedagogia sperimentale, didattica disciplinare, laboratori pedagogico-didattici, tecnologie dell’informazione e della comunicazione per la didattica, con valutazione psico-attitudinale in ingresso e in itinere”.
Un punto importante delle proposte della lega per il mondo della scuola è il sostegno agli studenti con disabilità. La Lega nota che “oltre un terzo dei docenti attualmente incaricati su posto di sostegno è privo di specializzazione, ovvero della formazione necessaria”, censurando l’assenza di una formazione specifica di molti insegnanti di sostegno, soprattutto a seguito del ridotto numero di posti nei corsi di specializzazione offerti dalle università. La proposta è quindi che “chi ha maturato almeno tre anni di esperienza sul campo nel sostegno ad alunni con disabilità deve poter accedere direttamente ai corsi di specializzazione”: in altre parole, permettere ai docenti che hanno già messo insieme un po’ di esperienza di fare corsi e tirocini dedicati al sostegno, costringendo le università a metterli a disposizione.
Forza Italia
Il partito elettorale Forza Italia, guidato da Silvio Berlusconi, ha esposto molti punti chiave nelle loro proposte e nel caso in cui dovessero vincere di seguito illustriamo le proposte che hanno esposto nel loro programma elettorale.
- Completamento del piano asili previsto dal Pnrr e più scuole innovative del primo ciclo (a tempo pieno, con mense e palestre) e campus di scuole secondarie superiori con laboratori scientifici, centri sportivi.
- Tempo pieno nelle scuole di ogni ordine e grado, statali o paritarie, in tutta Italia, rimodulazione delle rette per gli asili nido pubblici e privati.
- Centri estivi e scuole aperte anche d’estate.
- Riconoscimento della libertà di scelta delle famiglie attraverso il buono scuola.
- Formazione di una nuova generazione di docenti (più tutor e più coach) con nuovi riconoscimenti giuridici ed economici.
- Introduzione del coding e della didattica digitale, con copertura con la banda larga.
- Più formazione professionale (sistema duale) e più tecnologi del futuro attraverso gli Its Academy.
- Istituzione della figura dello psicologo scolastico e dello psicologo per l’assistenza primaria.
- Introduzione nel programma scolastico di un’ora curricolare di educazione emotiva.
- Fondi per scuola e Università per impianti di sanificazione e purificazione dell’aria, tramite ventilazione meccanica degli ambienti.
- Potenziamento dell’Orientamento dei giovani in età scolare con particolare attenzione all’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
- Piano di edilizia scolastica.
Movimento 5 stelle
Anche il movimento 5 stelle guidato da Giuseppe Conte ha delle proposte per quanto riguarda il mondo della scuola e delle innovazioni a quest’ultima.
- Adeguamento degli stipendi degli insegnati ai livelli europei;
- Benessere a scuola, Più psicologi e pedagogisti per fornire un sostegno ai nostri ragazzi e a tutta la comunità scolastica
- Introduzione di una “scuola dei mestieri”, per valorizzare e recuperare la tradizione dell’artigianato italiano;
Partito Democratico
Il Pd con a capo Enrico Letta, nel suo programma elettorale, punta sulla riduzione del gap economico tra le famiglie prevedendo: “la piena gratuità del trasporto pubblico locale per le famiglie a reddito medio e basso (in base all’Isee). Ci impegniamo inoltre a garantire alle studentesse e gli studenti delle scuole medie e superiori la gratuità dei libri di testo (sempre in base all’Isee) e il pieno accesso ai servizi psico-pedagogici (in maniera universale). Garantiremo l’accesso universale e gratuito di bambine e bambini alle mense scolastiche e investiremo nell’aumento dei docenti di ruolo di sostegno per affiancare nel percorso scolastico tutte le persone con disabilità”.
Tra gli obiettivi del Pd anche l’aumento degli stipendi degli insegnanti: “allineando, entro i prossimi cinque anni, gli stipendi alla media europea”.
Impegno civico
Luigi Di Maio, ministro degli Esteri in carica del Governo Draghi ha lasciato circa due mesi fa il Movimento 5 Stelle guidato da Giuseppe Conte. Di Maio si presenta alle elezioni con la lista Impegno Civico fondata insieme a Bruno Tabacci.
“Per la scuola, l’università e la ricerca scientifica – spiega Impegno Civico – pubblica e privata servono più soldi. Dalla formazione dei nostri ragazzi dipende il futuro dell’Italia. Siamo fra gli ultimi nell’Unione europea in tutti questi terreni ed il distacco dai paesi leader si accentua ogni anno”.
Le proposte riguardano dunque la riqualificazione dei locali e rimettere al centro la cultura e il ruolo degli insegnanti e di tutto il personale scolastico.
Più Europa (+Europa)
Il programma di +Europa prevede un netto aumento della spesa pubblica a favore della formazione, dell’università e della ricerca che passerebbe dallo 0,5% attuale all’1,5 del Pil%. Per rendere maggiormente competitivi i giovani italiani, il partito di Emma Bonino propone di redistribuire i giorni di formazione totali in modo da abbassare gli anni di studio complessivi, che passerebbero da 13 a 12 per permettere agli studenti italiani di accedere alle università già a 18 anni, come accade in gran parte d’Europa.
Alleanza Verdi e Sinistra
“L’Italia della scuola” è il titolo del capitolo dedicato alla scuola di Sinistra Italiana e Europa Verde. Nel programma si leggono 8 proposte principali.
- massimo di 15 alunni per classe e il recupero di spazi pubblici per nuove aule;
- estensione del tempo scuola (tempo pieno e tempo prolungato, a seconda dei diversi ordini) in tutte le scuole del territorio nazionale, affinché sempre meno giovani e adolescenti siano lasciati soli con le proprie difficoltà. Estendere, tra l’altro, l’obbligo scolastico a 18 anni;
- gratuità dell’istruzione, dal nido all’università, per tutte e tutti, assumendo, cioè, il diritto universale al sapere come carico di una fiscalità generale realmente progressiva e come parte di un patto tra le generazioni;
- creazione di zone di educazione prioritaria e solidale, con ulteriori interventi di organico e finanziari, nelle aree di maggiore difficoltà sociale e culturale, ribaltando la logica che premia e rafforza, fuori da ogni logica solidale, solo le realtà più forti e solide;
- superamento del precariato e sulla formazione dei docenti, serve una riforma che vada in tutt’altra direzione: garantire percorsi lineari e costanti per un lavoro stabile e una formazione rigorosa, seria e gratuita;
- investire per garantire un sostegno psicologico permanente nelle scuole;
- modificare il sistema di valutazione. L’impianto di una valutazione quantitativa e selettiva è un fattore determinante nella cristallizzazione delle diseguaglianze in seno alla scuola perché classifica e non favorisce alcuna reale consapevolezza;
- educazione sessuale e affettiva dall’ultimo anno della scuola primaria, poi con cadenza biennale dal primo anno della scuola secondaria inferiore.
Unione Popolare
Tra i cardini del programma guidato da Luigi De Magistris troviamo l’abolizione della riforma della “Buona scuola” di Renzi e della riforma Gelmini, nonché della riforma Bianchi del reclutamento del personale docente. Va da sé una chiusura netta anche sull’alternanza scuola-lavoro. Abolizione delle classi pollaio e gratuità di libri, trasporti, cinema e teatri fino ai 18 anni.
ItalExit
ItalExit è il partito guidato da Gianluigi Paragone e le proposte riguardanti mondo dell’istruzione sono le seguenti.
- Personale scolastico e stipendi:
Programma di assunzioni e di miglioramento dei salari. Stipendi su Base Istat.
- Innovazione didattica:
Recupero della nostra cultura umanistica e civica.
- Sicurezza:
Abolire obbligo di mascherine in classe
- Innovazione didattica:
Implementare la conoscenza delle tecnologie e dell’informatica, delle lingue e di tutti gli strumenti indispensabiliper entrare nel mondo del lavoro con le giuste competenze
- Stop prove Invalsi:
Eliminare le prove Invalsi e, in generale, i sistemi valutativi basati su quesiti a risposta multipla
- Precari ATA:
Garantire la stabilizzazione del personale tecnico di segreteria e personale ATA, con adeguamento stipendio,
- Precariato e concorsi biennali:
Ripristinare il doppio canale di reclutamento: per il 50% da GPS 1 fascia e il restante 50% dalle GAE (non esaurite) e dalle GM dei concorsi e a seguire prevedere l’assunzione del personale tramite concorsi ordinari a scadenza biennale con il riconoscimento per la partecipazione anche degli anni di servizio svolti nelle scuole paritarie; a tal proposito risulta necessario eliminare la figura del docente esperto e del nuovo sistema di reclutamento DL 36 2022.