Il Bonus 200 euro è ancora sotto i riflettori. Molte sono le novità ma la più rilevante riguarda alcune categorie rimaste fuori inizialmente. Ecco di quali si tratta.
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Bonus 200 euro: inizialmente alcune categorie come gli insegnanti erano rimaste fuori dall’incentivo ma ad oggi il Ministero dell’Istruzione ha comunicato che anche il personale a tempo determinato destinatario di incarichi (organico covid) con contratto scaduto il 30 giugno potrà richiedere l’agevolazione introdotta dal Decreto Aiuti.
Il bonus 200 euro introdotto dal decreto aiuti adesso spetterà anche agli insegnanti, categoria rimasta fuori in un primo momento. A comunicare tale notizia è stato il Ministro dell’Istruzione tramite una nota. L’agevolazione, infatti, finora è arrivata nella busta paga di luglio solo agli insegnanti con contratto a tempo indeterminato o a tempo determinato fino al 31 agosto 2022.
Sono rimasti quindi esclusi tutti quei precari parte del personale scolastico a tempo determinato destinatario di incarichi (organico Covid) che avevano il contratto fino al 30 giugno 2022.
Il Miur infatti, ha comunicato che adesso anche tale categoria potrà farne richiesta per ricevere il bonus 200 euro.
“Il personale scolastico a tempo determinato destinatario di incarichi ai sensi dell’art. 58, comma 4-ter, del D.L. 73/2021 (nell’ambito del cd. “organico covid”), il cui contratto sia scaduto entro il mese di Giugno 2022, può accedere all’indennità una tantum prevista dagli articoli 31 e 32 del decreto-legge del 17 maggio 2022, n. 50 , a condizione che sia in possesso dei requisiti previsti dalla normativa” – si legge nella nota.
“Il predetto personale può accedere all’indennità una tantum di cui agli articoli 31 e 32 del decreto-legge del 17 maggio 2022, n. 50 mediante presentazione di apposita domanda all’INPS entro il termine del 31 ottobre 2022 secondo le modalità contenute nella circolare dell’Istituto n. 73 del 24 giugno 2022” – conclude il ministero.
La domanda per richiedere il bonus 200 euro per tutti gli insegnanti rimasti fuori in un primo momento va presentata entro il 31 ottobre 2022 sul sito Inps alla sezione “Prestazioni e servizi”.
A quel punto, va selezionata l’opzione “Servizi” e poi “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”. Al sito Inps si può accedere utilizzando lo Spid, la Carta di identità elettronica o la Carta Nazionale dei Servizi.
A seguito delle interlocuzioni tra il Rappresentante dei dottorandi al CNSU Davide Clementi e la segreteria del Ministro del Lavoro, l’indennità una tantum di 200 euro è stata estesa anche a dottorandi e assegnisti di ricerca.
Tale misura permetterà anche ai dottorandi e agli assegnisti di ricerca di beneficiare di tale contributo.
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