Catania si prepara ad accogliere le radio universitarie di tutta Italia. Da giovedì 19 a domenica 22 maggio, l’Ateneo catanese ospiterà, per la seconda volta, il Festival delle Radio universitarie italiane che fanno parte del circuito RadUni, l’associazione che riunisce gli operatori dei media radiofonici universitari italiani, con una kermesse di eventi che richiamerà centinaia di studenti da Trento a Messina, da Novara a Napoli.
Il Fru torna in presenza nella città etnea dopo lo stop causato dalla pandemia, e riprende il filo di un percorso che negli anni si è snodato attraverso le tappe di Padova, Catania (con la fortunatissima edizione del 2008), Salerno, Perugia, Cosenza, Pisa, Prato, Novara, Milano, Napoli, Verona, Cagliari, Roma e Venezia (ma quest’ultima – denominata non a caso Frutopia – fu un’edizione interamente digitale).
Faranno ovviamente gli onori di casa gli speaker di Radio Zammù, l’emittente dell’Università di Catania, nata nel 2005 su iniziativa degli studenti e di alcuni docenti, che negli anni si è confermata come un laboratorio dove sperimentare nuovi modi di raccontare la realtà e in particolare il mondo dell’Università, della cultura e dell’informazione, ed è diventata un punto di riferimento non solo per l’ateneo ma per tutto il territorio. Nei suoi studi, grazie soprattutto all’energia e all’entusiasmo di tutti coloro che negli anni si sono alternati ai suoi microfoni e al sostegno dell’Ateneo, Radio Zammù ha contribuito a formare nuovi professionisti nel settore della comunicazione che oggi si affermano in aziende come Rai, Radio Capital e Virgin Radio.
“Il Fru rappresenta da più di un decennio un’importante opportunità di incontro e confronto per tutti i ragazzi che animano le radio universitarie italiane – sottolinea Marco Napoleoni, presidente di RadUni -. Un’occasione unica, e finalmente ritrovata, per condividere esperienze e lasciarsi ispirare da nuove idee. Siamo pronti a diffondere da Catania la passione per la radio che negli anni ha accomunato tantissimi giovani amanti del mezzo radiofonico. Ci ritroveremo nel Festival delle Radio Universitarie per continuare a condividere esperienze e competenze, ma anche per approfondire nuove modalità di narrazione e confrontarci con eccellenze del mondo radiofonico che saranno ospiti dell’evento”.
Per l’edizione della ripartenza, l’Ateneo e RadUni stanno mettendo in cantiere un programma – aperto anche al pubblico – particolarmente attraente, che si declina in quattro temi chiave: musica, informazione, sostenibilità e ‘podcast’.
Questi temi saranno al centro degli eventi che si terranno nella sede del Cut, il Centro universitario teatrale di Palazzo Sangiuliano, in piazza Università, dal pomeriggio del giovedì fino alla sera di sabato 22 maggio, con incontri, workshop e laboratori con personalità della Radio FM e del giornalismo e professionisti di settore, aggiornamenti e approfondimenti delle tecniche radiofoniche e della comunicazione sui nuovi media digitali.
Tornerà immancabilmente anche l’attesissimo contest per il miglior speaker radiofonico dell’anno e per il miglior format fra quelli trasmessi dalle radio universitarie, e non mancheranno momenti dedicati alla musica, all’intrattenimento e alla socializzazione, negli spazi del monumentale Monastero dei Benedettini. Tutti gli eventi verranno poi condivisi in diretta radio tramite le piattaforme delle emittenti affiliate al circuito RadUni.