Da giorni, nella città di Catania si respira un clima di particolare tensione: ciò è dovuto all'annuncio del mancato rinnovo del contratto di 130 unità di personale presso la sede etnea della Pfizer, con ulteriori posti a rischio. Previsto per oggi un vertice in Prefettura.
La città di Catania, ormai da diversi giorni, sta vivendo giorni particolarmente intensi: nelle scorse settimane, la sede etnea della casa farmaceutica Pfizer ha annunciato il mancato rinnovo dei contratti per 130 dipendenti. Non solo: come spiegato dai sindacati, la società Wyeth Lederle, appartenente al gruppo Pfizer, ha inoltre annunciato la “cessazione del contratto di somministrazione per 50 lavoratori, rinviando la decisione nei prossimi mesi per altri sessanta”.
La situazione per i lavoratori della sede catanese, dunque, è attualmente in bilico: più di 200 posti di lavoro sono a rischio. Come spiegato dalla UGL Catania, si tratta di una “folle procedura, avviata nel nome di scelte aziendali a livello globale che fanno presagire una sempre più flebile attenzione nei confronti del sito produttivo della nostra città”, tanto da far credere poco “alla possibilità di ricollocazione dei130 licenziati nel sito di Ascoli Piceno (sito della produzione della pillola anti-Covid, ndr), essendo una operazione che tutto è ad eccezione di un vero e proprio trasferimento di risorse umane”.
Il clima d’instabilità venutosi a creare, nella giornata di oggi, arriverà fino alla Prefettura di Catania: qui, per le 10, sono attesi Antonio Scavone (assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro), Maria Carmela Librizzi (Prefetto di Catania), Giuseppe Campobasso (site manager della sede catanese della casa farmaceutica), infine i rappresentanti delle segreterie generali territoriali, provinciali e territoriali.
Il vertice odierno è proiettato verso il futuro dello stabilimento etneo: si spera, come spiegato, “che la mediazione della Regione e dell’Ufficio territoriale del Governo possa portare a una prospettiva diversa con il rilancio del sito”.
Tra i sindacati, l’UGL ribadisce il proprio impegno “sino in fondo per garantire il diritto dei dipendenti di continuare a lavorare a Catania, pretendendo dalla Pfizer il meritato potenziamento di uno stabilimento che è stato sempre fiore all’occhiello della società nel mondo”.
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