Sono state disposte da parte del gip di Catania delle misure cautelari nei confronti di 6 persone, fra imprenditori e pubblici funzionari. I sei sono indagati per frode nel corso dei lavori per la protezione dello specchio di mare presso il porto di Riposto. Questi lavori, secondo la guardia di finanza, sono stati eseguiti in modo non uniforme rispetto a quanto era previsto nel progetto. Secondo la ricostruzione della guardia di finanza, sarebbe avvenuta “una conseguenziale diminuzione della sicurezza delle opere costruite e un indebito profitto per l’impresa derivante da un consistente risparmio di spesa pari a circa la metà della somma stanziata“.
Le misure eseguite dalla guardia di finanza di Catania sono state effettuate nei confronti di un dipendente pubblico del Dipartimento delle Infrastrutture e della Mobilità della Regione Siciliana, un ingegnere di Messina e quattro imprenditori di Catania, Agrigento, Naro e Brolo, tutti operanti nel settore delle costruzioni edili.
Secondo le indagini svolte dai militari della guardia di finanza di Riposto, le irregolarità nella realizzazione di una scogliera del porto riguarderebbero la realizzazione in maniera non uniforme rispetto ai piani previsti. In particolare, il materiale utilizzato sarebbe stato di qualità inferiore e senza gli strumenti necessari, “con una conseguenziale diminuzione della sicurezza delle opere costruite e un indebito profitto per l’impresa derivante da un consistente risparmio di spesa pari a circa la metà della somma stanziata“.