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Coronavirus, la Sicilia rischia la “zona rossa”: il report Gimbe

Visto il peggioramento della curva epidemica entro fine mese alcune regioni potrebbero passare in zona arancione o, addirittura, in zona rossa. Ecco quali rischiano.

I contagi continuano a salire in tutto il Paese e la variante Omicron sembra non volersi arrestare. Secondo l’ultimo bollettino Dasoe, in Sicilia i contagi sono addirittura triplicati e si è registrata un’impennata dei ricoveri.

Proprio considerando gli ultimi dati nazionali, Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ha dichiarato: “Entro fine mese numerose regioni andranno in zona arancione e qualcuna rischia la zona rossa. Un colore che certificherebbe il fallimento nella gestione della quarta ondata, nonostante la disponibilità di vaccini molto efficaci nel prevenire la malattia grave“.

Quali regioni rischiano la zona rossa o arancione?

Le regioni più a rischio sono quelle in cui sono terminati o stanno per terminare i posti letto in area medica e in terapia intensiva. Le regioni che, attualmente, rischiano il passaggio in zona rossa sono Sicilia, Lombardia, Piemonte, Calabria, Valle d’Aosta, Marche e Friuli Venezia Giulia. Ovviamente si tratta solo di ipotesi che attendono di essere confermate nelle prossime settimane, monitorando l’andamento della curva epidemica.

Grave aumento di ricoveri e contagi

Secondo il report Gimbe nella settimana 5-11 gennaio, rispetto alla precedente c’è “un netto aumento di nuovi casi (1.207.689 contro 810.535) e dei decessi (1.514 contro 1.102). In forte crescita anche i casi attualmente positivi (2.134.139 contro 1.265.297), le persone in isolamento domiciliare (2.115.395 contro 1.250.993), i ricoveri con sintomi (17.067 contro 12.912) e le terapie intensive (1.677 contro 1.392)“.

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Quindi, “c’è stato un aumento del 49% dei nuovi casi con incidenza che in 56 province supera i 2.000 per 100 mila abitanti.