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Green pass, mascherine e tamponi: è proprio su questi punti che domani arriveranno nuove restrizioni, a causa della diffusione rapida della variante Omicron anche in Italia. Vediamo quali restrizioni potrebbero arrivare nei prossimi giorni.
Mascherine all’aperto
Tra le misure che potrebbero entrare in vigore a breve, potrebbe esserci l’utilizzo della mascherina all’aperto. Alla cabina di regia si discuterà “ad esempio di mascherine anche all’aperto, oggi son previste in caso di grandi assembramenti” e dell’uso di mascherine FFp2 in alcuni ambienti chiusi.
Tampone anche per i vaccinati?
Non si esclude, inoltre, l’ipotesi dell’obbligo del tampone ai vaccinati in alcuni casi. “Non è esclusa l’applicazione del tampone“ perché “c’è un periodo nel green pass in cui la protezione delle prime due dosi decresce e la terza non è ancora stata fatta. In quel periodo è utile tampone”, ha detto il presidente del Consiglio spiegando che si tratta di “tutti sistemi per cercare di rallentare la diffusione del virus”.
“Se serve potenzieremo lo screening nelle scuole, serve il testing e la vaccinazione di tutti e oggi anche dei bambini. Tutto è necessario per difendere quel poco di normalità che avevamo raggiunto”, ha aggiunto Draghi.
Green Pass
Tra le altre cose, si deciderà anche la nuova durata del Green pass, perché si è scoperto che la seconda dose declina più rapidamente di quanto si pensasse all’inizio.
Per ora non si parla di lockdown per i non vaccinati, ma ogni risposta è sul tavolo. E per la scuola le vacanze natalizie non saranno allungate.
Obbligo vaccinale
“I vaccini – ha affermato il premier Draghi – restano lo strumento di difesa migliore dal virus” e la terza dose è la priorità.
“L’obbligo vaccinale resta sempre sullo sfondo, non è stato mai escluso“, ha detto Draghi, ricordando che è stato già esteso ad alcune categorie. “Valuteremo se estenderlo ad altre, non so se sarà discusso domani nella cabina della regia, ma specie se i dati continueranno a peggiorare, sarà in discussione in tempi brevissimi”.
Anticipo terza dose a 4 mesi
Intanto, secondo quanto si apprende da fonti qualificate, si pensa di anticipare la terza dose da 5 a 4 mesi: l’ipotesi già esaminata a livello tecnico e per la quale si attende il via libera dell’Aifa, sarebbe di prossima approvazione. La decisione sarebbe legata all’opportunità di rafforzare la risposta immunitaria anche in seguito all’arrivo della variante Omicron.
“Dalla cabina di regia usciranno delle indicazioni – ha dichiarato il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri -. È chiaro che da una parte saranno possibili divieti e restrizioni, come le mascherine all’aperto e ovunque in Italia”. L’altra novità “potrà essere l’anticipo della terza dose. Sappiamo che a cinque mesi cala l’efficacia del vaccino, magari si potrà anticiparla o ci sarà la possibilità di prenotarla per alcune fasce d’età. È possibile che si pensi a una riduzione della durata del green pass”.