La Regione Sicilia sta pensando ad ulteriori restrizioni da definire, così da poter emanare una nuova ordinanza nei prossimi giorni.
Per il momento, il numero dei nuovi positivi è stazionario, ma a preoccupare sono gli assembramenti nelle principali vie dello shopping e gli spostamenti tra una regione e un’altra dei giovani studenti e lavoratori che tornano in Sicilia per festeggiare il Natale in famiglia.
Il governo vorrebbe applicare misure già messe in atto in passato, come l’obbligo di tenere la mascherina anche all’aperto e maggiori controlli nei porti e negli aeroporti.
La Sicilia, per quanto riguarda l’obbligo delle mascherine all’aperto, seguirebbe il modello delle altre regioni in cui questo obbligo è già scattato: in alcune città italiane, infatti, la mascherina va indossata sempre o comunque soltanto in alcune vie o piazze.
A questo proposito, Antonio Decaro, presidente dell’Anci, ha reso noto che alcuni sindaci hanno chiesto al Governo di valutare l’opportunità di rendere obbligatorio l’uso del dispositivo di protezione all’aperto su tutto il territorio nazionale, dal 6 dicembre al 15 gennaio.
“Quelli – ha detto Decaro – sono i giorni del Natale dove per lo shopping, per la voglia giustamente di stare insieme e di fare comunità, nelle nostre città c’è maggiore possibilità di assembramento. Se ci fosse un provvedimento nazionale, come abbiamo spiegato al Governo, sarebbe tanto di guadagnato, perché daremmo un segnale unico a tutto il Paese”.
La Sicilia, in ogni caso, pur in attesa di un eventuale provvedimento da parte del governo nazionale, così come altre regioni, potrebbe intanto intervenire con ordinanze che prevedono restrizioni nel territorio.