Oggi, lunedì 25 ottobre, è il World Pasta Day, ovvero la giornata mondiale della pasta. L’iniziativa mondiale è organizzata dall’Unione Italiana Food e dall’International Pasta Organisation (Ipo). E proprio dalle loro analisi emerge che il consumo di pasta negli ultimi 10 anni è quasi raddoppiato, passando da 9 a circa 17 milioni di tonnellate annue. Con l’Italia che guida la produzione e l’export.
Non solo: secondo un’altra elaborazione di Unione Italiana Food, nei supermercati sono oltre 300 i tipi di pasta presenti sugli scaffali, anche se agli italiani, in fondo, piacciono sempre gli stessi: gli spaghetti in primo luogo, seguiti da penne rigate e fusilli. A seguire i rigatoni, le farfalle, le linguine, le lumachine, i bucatini, le mezze maniche e le lasagne.
Ogni italiano, consuma circa 23 kg di pasta all’anno. Successivamente, seguono per consumo, Tunisia, 17 kg, Venezuela, 15 kg e Grecia, 12,2 kg. Nel complesso, i pastifici italiani producono 3,9 milioni di tonnellate di pasta e così l’Italia si conferma leader mondiale della pasta, davanti a Usa, Turchia, Egitto e Brasile.