Giovani e vaccinati, più in fretta degli adulti. La fascia d'età 12-19 anni accetta più volentieri la somministrazione. Male gli over 50 e la Sicilia.
Mentre l’Italia si prepara alla somministrazione della terza dose, sono ancora in molti a non aver completato il ciclo vaccinale, soprattutto nella fascia 50-59 anni. Dai dati diffusi dal commissario Figliuolo, in visita all’hub vaccinale di Passo Corese (Rieti), emerge che proprio la fascia di popolazione più colpita dai ricoveri è anche quella meno vaccinata. Corrono, invece, le inoculazioni dei giovani.
Sono un milione e 800mila i cittadini tra i 50 e i 59 anni che non hanno ancora ricevuto nemmeno la prima dose di vaccino. “Il mio appello è a queste persone – dichiara Figliuolo –, anche se c’è stata una ripresa della campagna vaccinale negli ultimi giorni con oltre 10mila prime inoculazioni al giorno per questa fascia età”.
In totale, su oltre 9 milioni e 600mila over 50 (la fascia d’età più numerosa) hanno ricevuto la seconda dose il 76,09% delle persone, circa 7 milioni e 300mila. A questi si somma il 67,53% di vaccinati della fascia 40-49 anni, pari a quasi 6 milioni di persone. In entrambi i casi si tratta di individui a rischio ricovero, in quanto la percentuale di vaccinati è inferiore all’80% (soglia ritenuta valida per il raggiungimento dell’immunità di gregge) malgrado il vaccino sia disponibile già da tempo.
A ribaltare l’antico detto “adulti e vaccinati” ci pensano i giovani. L’ultima categoria per la quale è stata aperta la possibilità di vaccinarsi è anche quella che accetta la somministrazione più volentieri. Al momento, tra prima e seconda dose, ha raggiunto l’immunità il 59,37% della platea per la fascia 12-19 anni. Tuttavia, considerato che i vaccini per i giovani sono attivi da inizio giugno, si tratta di una progressione notevole.
“Stiamo avendo ottimi risultati – dichiara Figliuolo –: su 100mila prime inoculazioni di ieri il 30% ha riguardato la fascia 12-19 anni, a livello complessivo vanno bene le prime inoculazioni anche se per i 12-15enni siamo al 50% di prime dosi, ma questa è l’ultima categoria per cui è stata attivata la campagna per cui è solo una questione di tempi”.
Infine, il commissario ha lanciato un ultimo appello sulla scuola in presenza: “I ragazzi hanno bisogno e meritano la scuola in presenza, è importante per lo sviluppo sociale e culturale dei nostri giovani”.
Rispetto alla media nazionale, la Sicilia si presenta indietro su tutti i fronti. Nemmeno gli over 80, la fascia che ha ottenuto per prima l’accesso alle vaccinazioni, si è raggiunto l’80% di popolazione immune (il totale, infatti, è attualmente al 77,42%).
Risultati sotto la media anche per 50-59enni (68% contro il 76,09% della media nazionale) e giovani. In quest’ultimo caso la popolazione vaccinata, almeno con una dose, è del 50,09%, nove punti sotto la media nazionale, malgrado da tempo l’Isola abbia adottato gli Open Days per tutta la popolazione over 12.
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