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Ormai sembra che manchi solo l’ufficialità per la Sicilia zona gialla, attesa per le prossime ore. L’Isola è prima per contagi e ultima per numero di vaccinati e ha superato nel corso della settimana la soglia di ricoveri e terapie intensive prevista dal governo. Pochi, tuttavia, i cambiamenti dovuti al passaggio di colore. Vediamo i cambiamenti principali previsti dal 30 agosto, quando dovrebbe entrare in vigore l’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza.
Sicilia in zona gialla: i dati che condannano l’Isola
Negli ultimi dati comunicati all’Agenas la Sicilia ha sforato il tetto massimo di ricoveri in terapia intensiva, saturi all’11%. I ricoveri ordinari in area medica invece sono al 20%, abbondantemente sopra la quota prevista per l’ingresso in zona gialla.
Oltre alla Sicilia rischia anche la Sardegna, dove, tuttavia, la soglia dei ricoveri è ferma al 14%. In entrambi i casi si tratta di regioni prese d’assalto dai turisti in estate, ma la Sicilia in zona gialla desta preoccupazione anche per il basso numero di vaccinati. Circa un siciliano su tre, infatti, non ha ancora ricevuto nemmeno la prima dose, e sono soprattutto costoro a riempire i reparti in queste settimane.
“L’80% dei ricoverati non è vaccinato, oggi questi cittadini sono pentiti, ma non si sono vaccinati quando avrebbero potuto e dovuto”, ha dichiarato ieri l’assessore Razza.
Sicilia zona gialla: le regole
Cosa cambia, tuttavia, con la Sicilia in zona gialla? Le novità sono poche. Tra le principali, da lunedì 30 agosto vige l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto. Inoltre, in bar e ristoranti torna il limite di quattro persone non conviventi ai tavoli.
Tra gli altri cambiamenti, le regole della zona gialla prevedono la chiusura delle discoteche, mentre l’accesso alle spiagge è consentito ma con ingressi contingentati. I musei, invece, resteranno aperti, ma per entrare bisognerà prenotarsi ed essere muniti di green pass, obbligatorio anche per molte altre attività.
Le visite a parenti e amici, infine, con la Sicilia in zona gialla sono consentite al massimo una volta al giorno e con il limite di quattro persone per volta.
Ma non c’è solo la zona gialla in Sicilia. A causa dell’alto numero di contagiati in rapporto alla popolazione vaccinata, il presidente della Regione ha istituito quattro zone arancione. Si tratta dei comuni di Comiso e Vittoria nel Ragusano, di Barrafranca in provincia di Enna e di Niscemi in provincia di Caltanissetta.
A questo si aggiunge un numero di contagiati giornalieri che viaggia stabilmente sopra quota 1000.