Dalla giornata di ieri, 24 agosto, per 55 comuni siciliani si applicano le misure previste dalla nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione Nello Musumeci, volta a migliorare i dati legati alla diffusione del Covid-19 nell’Isola, gli stessi che potrebbero comportare il passaggio in zona gialla.
Le regole previste dalla nuova ordinanza possono essere riassunte in tre punti:
- uso obbligatorio delle mascherine in tutti i luoghi al chiuso e in quelli allโaperto ove sono presenti piรน soggetti (quali ad esempio strade e piazze), ad eccezione dei bambini di etร inferiore ai dodici anni, dei soggetti affetti da patologie che ne rendono incompatibile lโutilizzo e di coloro che, nel rispetto delle misure di prevenzione, effettuano attivitร sportiva allโaperto;
- divieto di assembramento nelle aree pubbliche;
- per le attivitร di banchetto e per gli eventi privati restano ferme le disposizioni vigenti con obbligo di tampone rinofaringeo per gli operatori e per i partecipanti nelle 48 ore antecedenti lโevento.
Quest’ultimo punto del documento, tuttavia, ha innescato perplessitร e quesiti: il tampone รจ obbligatorio a prescindere dalla vaccinazione effettuata?
Tamponi per eventi privati: si o no per i vaccinati?
Per rispondere ai dubbi sollevati dalla popolazione, per mezzo di una nota pubblicata nella serata di ieri, il Governo regionale illustra che “lโobbligo di tampone rinofaringeo [โฆ] รจ previsto, nello spirito della ordinanza che tende a favorire l’immunizzazione della popolazione, solamente per coloro che non sono vaccinati contro il Covid-19“.
Chi ha ricevuto le dosi, dunque, non dovrร sottoporsi a tampone prima di partecipare ad un evento.
Ordinanza Musumeci: i Comuni interessati
Si ricordino, in conclusione, i Comuni presso i quali queste norme sono giร entrate in vigore:
- nell’Agrigentino:ย Licata, Porto Empedocle, Racalmuto, Ravanusa;
- nel Nisseno: Butera, Gela, Mazzarino, Riesi;
- nel Catanese: Aci Castello, Castel di Iudica, Fiumefreddo di Sicilia, Grammichele, Gravina di Catania, Mascalucia, Mazzarrone, Motta SantโAnastasia, Palagonia, Ramacca, San Cono, San Michele di Ganzaria, San Pietro Clarenza, Valverde, Viagrande;
- nell’Ennese: Piazza Armerina, Pietraperzia;
- nel Messinese: Pace del Mela, Rodรฌ Milici, San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela, Villafranca Tirrena;
- nel Palermitano: Capaci, Cinisi, Terrasini. Nel Ragusano: Acate, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Ispica, Vittoria;
- nel Siracusano:ย Augusta, Avola, Carlentini, Francofonte, Lentini, Noto, Pachino, Priolo Gargallo, Rosolini, Solarino;
- nel Trapanese:ย Campobello di Mazara, Castellammare del Golfo, Castelvetrano, Custonaci, Pantelleria.
Diversa, infine, la situazione ieri per due comuni siciliani, entrati in zona arancione: Niscemi (in provincia di Caltanissetta) e Barrafranca (in provincia di Enna) resteranno in tale fascia di rischio fino al prossimo 2 settembre, con divieto, per gli abitanti di tali zone, di allontanamento dal proprio comune se non per motivi comprovati, e obbligo di mascherine all’aperto.