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Come ogni anno, il Censis, Istituto di ricerca socio-economica italiano, stila delle classifiche, suddivise per gruppi disciplinari, attraverso le quali si valuta la didattica di tutte le università italiane. Questi elenchi risultano molto utili a chi desidera immatricolarsi ma non sa ancora presso quale ateneo.
Ma quali sono le migliori università Professioni sanitarie? Di seguito la classifica in merito ad uno tra i corsi di laurea più ambiti.
Classifica Censis: parametri di valutazione utilizzati
Come già anticipato, la classifica Censis utilizza due metodi di valutazione da cui ricavare e stilare la lista delle migliori università italiane.
Il primo metodo è la progressione di carriera che include il tasso di persistenza tra il primo e il secondo anno, il tasso di iscritti regolari e il tasso di regolarità dei laureati. Il secondo criterio, invece, si identifica con l’internazionalizzazione, che comprende la mobilità di studenti in uscita, le università ospitanti e il numero di studenti stranieri iscritti.
Infine, il voto che si ottiene grazie alla media aritmetica dei punteggi di sintesi dei due criteri di valutazione, inclusi in un unico punteggio generale.
Migliori università Professioni sanitarie in Italia
La classifica pubblicata dal Censis inquadra tutto il settore triennale medico-sanitario e farmaceutico, comprendendo le seguenti facoltà: Professioni sanitarie della prevenzione, Professioni sanitarie della riabilitazione, Professioni sanitarie tecniche, Professioni sanitarie, infermieristiche e Professione sanitaria ostetrica, Servizio sociale.
Partendo dalla classifica finale, generata dal Censis, per i corsi di Laurea triennali in Professioni sanitarie primeggiano l’Università di Modena e Reggio Emilia, che, insieme condividono il primo posto nella classifica con un punteggio pari a 110.
Seguono l’Università di Padova e Bologna con punteggi rispettivamente di 104,5 e 103,5. Chiudono, invece, la classifica le università del Molise e di Catanzaro con punteggi di 71,5 e 69,5.
Se si considera, invece, la classifica generata in base ai due metodi di ricerca l’elenco non varia molto: la sezione progressione di carriera rimane uguale, solo che l’università di Bologna riesce a raggiungere il primato con Modena e Reggio Emilia, sempre con un punteggio di 110.
Per quanto riguarda i rapporti internazionali, il primo posto rimane invariato; invece, l’Università di Bologna scende e si colloca al quarto posto con 97 punti.
I corsi di laurea biennali, invece, vedono in testa alla classifica l’università di Perugia, con un punteggio di 98,5; seguono, al secondo e terzo posto, Padova e Bologna con punteggi di 98 e 96,5. Chiude la classifica l’università di Salento con un punteggio di 70.
Notevolmente, cambiano le classifiche in base ai due criteri stabiliti: per la progressione di carriera primeggiano l’Aquila e Padova con punteggio pari a 110, per poi concludere con Milano Bicocca con 66 punti; per l’internazionalizzazione, l’università Cà Foscari di Venezia è la migliore con un punteggio di 110, mentre all’ultimo posto si trova l’università di Salento con 66 punti.
Classifica università Professioni sanitarie: la posizione di UNICT
Nella classifica, l’ateneo di Catania si trova fra le ultime posizioni, insieme ad altre università del Sud, tra cui anche Messina e Palermo.
Infatti, gli atenei di Catania e Messina si trovano fra le ultime in classifica, occupando la ventisettesima posizione con un punteggio identico e pari a 74. Non meglio Palermo, che, si trova al trentunesimo posto con appena 0,5 punti in più, posizionandosi con il punteggio di 74,5.
Nella progressione di carriera, Catania è sempre fra le ultime con un punteggio 78, mentre Messina e Palermo salgono con punteggi di 82 e 80.
Caso analogo anche nell’internazionalizzazione, dove il punteggio per l’Università di Catania è di 70; stavolta, l’ateneo si posizione prima di Palermo che vede un punteggio di 69, e Messina, ultima nella classifica, con 66 punti.
A Catania, i corsi di laurea biennale mantengono sempre punteggi bassi all’interno delle classifiche. Infatti nella classifica generale l’università è al ventinovesimo posto con un punteggio di 74. Meglio per la progressione di carriera con 79 punti; più basso il punteggio dell’internazionalizzazione con 69.
Migliori università Farmacia: la classifica Censis 2021/2022