La settimana degli abitanti del Catanese è cominciata “col botto”: alle prime ore dell’alba, l’Etna ha dato vita ad una nuova intensa e spettacolare attività, caratterizzata da forti boati e tremori che hanno fatto vibrare porte, finestre, addirittura muri e pavimenti delle abitazioni della provincia etnea. Come comunicato dall’INGV, infatti, “alle 05:40 UTC si è verificato un crollo di materiale freddo dal fianco orientale del cratere di Sud Est, in direzione della Valle del Bove”.
Conseguenza della nuova attività vulcanica è stata l’emissione di una nube di cenere, dispersa in direzione Sud Est: proprio per questo motivo, tramite i propri profili social, l’aeroporto di Catania – Fontanarossa ha voluto avvisare i passeggeri in partenza e in arrivo che, a causa dell’eruzione, potrebbero verificarsi possibili ritardi sui voli, con conseguenti disagi in una delle settimane più “calde”, in fatto di partenze, dell’estate italiana.
Ancora una volta, ad ogni modo, il vulcanologo INGV Boris Behncke, tramite il proprio canale Facebook, ha voluto rassicurare gli abitanti del Catanese: “abbiamo sentito le onde di pressione (segnali infrasonici) che hanno fatto tremare non solo finestre, porte e serrande, ma persino le mura e i pavimenti delle case. E come sempre, niente di anomalo (già, perché tutte le cose che fa l’Etna sono normali, per l’Etna), il fenomeno è sempre lo stesso: bolle di lava che esplodono in superficie, fenomeno quindi totalmente “pellicolare” e completamente innocuo”.
Nonostante questo, il vulcanologo ha aggiunto che “ciò non toglie che si tratta di qualcosa di estremamente spettacolare ed impressionante, una manifestazione della natura che ci mostra il nostro spazio e ci mette a confronto con l’energia del vulcano“, concludendo, a proposito di quest’ultima affermazione, spiegando come essa sia “energia capace di farci scomparire, che però ci dà anche gran parte di ciò che ci permette di esistere”.