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Covid-19, verso “zona bianca” per tutta Italia: i prossimi cambi colore

sicilia zona bianca da quando
Si registrano dati Covid migliori un po' ovunque. Quasi tutte le regioni sono destinate a passare presto in "zona bianca": ecco quando.

Buone notizie per l’Italia dopo il lungo periodo di chiusure che ha interessato tutte le Regioni. Secondo le previsioni, la nostra Penisola dovrebbe tingersi totalmente di bianco, con la sola eccezione della Valle d’Aosta, già a partire dal prossimo 21 giugno. Ciò agevolerà le riaperture graduali volute dal Governo Draghi in vista della bella stagione e che permetterà agli esercenti di ripartire.

Bisognerà, comunque, tener conto del numero dei contagi, che attualmente si attesta al -27% nell’ultima settimana, una tendenza sicuramente positiva.

Tutte le regioni, fatta eccezione per la Valle d’Aosta, sono scese ad un’incidenza sotto la soglia dei 50 casi settimanali per centomila abitanti. Tuttavia, servono tre monitoraggi consecutivi sotto questa soglia per consentire ad una regione di diventare bianca, e dunque attuare le minori restrizioni possibili, senza coprifuoco.

Regioni bianche: le attuali e le prossime

Attualmente le Regioni in fascia bianca sono Sardegna, Friuli-Venezia Giulia e Molise. Con il prossimo monitoraggio, atteso per domani, dovrebbero diventare bianche anche Abruzzo, Liguria, Veneto e Umbria. Una settimana dopo probabilmente toccherà anche a Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Emilia-Romagna e Provincia di Trento.

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Inoltre, il monitoraggio di domani costringerà sette regioni ad attendere ancora il bianco. Tra queste anche la Sicilia, oltre alle Marche, Toscana, Provincia di Bolzano, Calabria, Basilicata e Campania. Tutto questo mentre la campagna vaccinale procede spedita, permettendo così gradualmente all’intera popolazione di ottenere l’immunità e, con questa, maggior libertà.

Le notizie negative riguardano solo la Valle d’Aosta che mantiene un’incidenza di 61 casi per centomila abitanti, e quindi non ancora in grado di poter mirare alla fascia bianca, che potrebbe arrivare solo a fine giugno, dopo altri due report in cui la tendenza sarà sotto i 50 casi.