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Dal carretto siciliano ai “cuddrireddra”: riconosciute nuove eredità immateriali

carretto siciliano
"Intagible cultural heritage" sono le eredità immateriali. Sono altre 9 quelle che l'UNESCO riconosce alla Sicilia: dalle celebrazioni a tesori umani viventi, la Sicilia continua a dar prova del suo immenso patrimonio culturale.

Siamo già consapevoli dell’immenso patrimonio culturale che la nostra Isola vanta ma è sempre entusiasmante e gratificante ricevere riconoscenza dalle istituzioni. Il REIS (Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia) riprende la sua attività, nominando una nuova commissione di valutazione, istituita dall’assessore dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà.

Cosa sono le eredità immateriali

È la traduzione italiana per la definizione Unesco di “intagible cultural heritage“. Con il termine “eredità immateriali” si intendono “l’insieme delle pratiche, rappresentazioni, espressioni, conoscenze e tecniche nella forma di strumenti, oggetti, artefatti e luoghi ad essi associati, che le comunità riconoscono come parte del loro patrimonio culturale”.

Come si suddividono le eredità immateriali

Il registro si compone di sei libri:

  • celebrazioni, feste e pratiche rituali
  • mestieri, saperi e tecniche
  • dialetti, parlate e gerghi
  • pratiche espressive e repertori orali
  • tesori umani viventi
  • spazi simbolici

Le nuove eredità immateriali assegnate alla Sicilia

Giorni fa sono stati assegnati alcuni nuovi riconoscimenti alla nostra Sicilia. Fra questi citiamo:

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  • l’arte del carretto siciliano. La richiesta è stata formulata dal museo regionale di palazzo d’Aumale di Terrasini in provincia di Palermo, dove è custodita la collezione pubblica più importante di carretti siciliani.
  • Premiato anche Letterio Alessandro, detto Lillo Alessandro. Poeta e scrittore messinese, che viene riconosciuto come tesoro umano vivente per l’attività di recupero e trascrizione del patrimonio etnomusicologico siciliano.
  • Borgo Pantano nel territorio di Rometta in provincia di Messina, testimonianza degli insediamenti ebraici rimasti dopo l’editto di espulsione del 1492.
  • Nel libro dei mestieri, saperi e tecniche, si aggiunge al carretto il riconoscimento ai  “cuddrireddra” (=coroncina) di Delia, un’antica tradizione della pasticceria di origine islamica. Si tratta di antichissime paste dure fritte aromatizzate alla cannella e all’arancia, inventate a Delia durante i Vespri Siciliani come omaggio alle castellane che vivevano nella fortezza medievale locale.
  • Premiata anche la ricamatrice Maria Anna Bonaffini di Caltanissetta, espressione di eccellenza nell’arte del tombolo, arte per la quale la ricamatrice nissena si è impegnata a trasmettere il sapere alle nuove generazioni col progetto “Ricamiamo Giocando”. La sua notorietà aveva già valicato i confini dell’Isola; Maria aveva già infatti ricevuto una lettera di congratulazioni dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
  • Nel libro delle celebrazioni, feste e pratiche rituali, premiata la festa di San Calogero/”Sagra dei pupi del pane” di Campofranco in provincia di Caltanissetta. È considerata una delle feste patronali più rappresentative in Sicilia.
  • Altra festività riconosciuta come eredità immateriale è la festa patronale del santissimo Salvatore di Militello Val di Catania.