AttualitĆ 

“Obbligo di baciarsi”: si trova in Sicilia il borgo piĆ¹ romantico

Erice si ĆØ aggiudicato il titolo di "borgo piĆ¹ romantico della Sicilia" grazie ad alcuni cartelli affissi nel Giardini del Balio e indicanti l'esplicito obbligo di baciarsi.

Esiste un comune nella Sicilia occidentale, in provincia di Trapani, dove vige lā€™esplicito obbligo di baciarsi. Si tratta di Erice, il borgo piĆ¹ romantico dellā€™Isola, non a caso sede dellā€™antico mito riguardante Afrodite (o Venere per i latini), dea dellā€™amore e della fertilitĆ . Il primato ĆØ stato raggiunto grazie allā€™istallazione di alcuni cartelli indicanti lā€™obbligo di scambiarsi effusioni d’amore in pubblico, posti nei Giardini del Balio, meraviglioso belvedere della cittadina.

I Giardini del Balio

Il posto scelto dallā€™amministrazione comunale per renderlo sede del romanticismo per eccellenza non ĆØ casuale. I Giardini del Balio furono costruiti nel lontano 1872 dal conte Agostino Sieri-Pepoli e da questi luoghi ĆØ possibile godere di un panorama mozzafiato, ricco di bellezza naturalistica, da cui ĆØ possibile ammirare le Saline, le Isole Egadi, lo Stagnone e lā€™agro ericino. Inoltre, i giardini in questione sono stati recentemente ristrutturati e oggetto di piantumazione di piante fiorite, cosƬ da ripristinarne lā€™originaria e sempre mutevole bellezza paesaggistica e renderli un luogo di incontri unico nel suo genere.

Come ha spiegato la sindaca della cittadina trapanese, Daniela Toscano, lā€™idea dei cartelli vuole essere un invito per tutti quanti, al di lĆ  di ogni pregiudizio di sorta, a dare voce allā€™amore, oltre che un modo per rendere unica la cittĆ . Lā€™inconsueto ā€œobbligoā€ non ĆØ cosƬ rivolto solo ai residenti, ma anche ai tanti turisti che vogliono in estate recarsi a visitare il suggestivo borgo.

La leggenda di Afrodite

Non ĆØ un caso che questo luogo ĆØ diventato sede per eccellenza dellā€™amore in Sicilia. La leggenda vuole infatti che Erice sia legato alla dea greca Afrodite, divinitĆ  dellā€™amore e della generazione, nata proprio dalla schiuma del mare come il celebre dipinto di Botticelli narra. Ad Erice sorge il Castello di Venere, una rocca sul monte dove un tempo sorgeva il tempio dedicato alla dea e chiamato Venere Erycina. Il luogo era dedicato ad uno dei culti della dea romana, precedentemente denominato Afrodite ericina.

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Proprio il gigante Eryx (poi Erice, da cui prese il nome il paese), figlio di Afrodite e di Bute, costruƬ il tempio dedicato alla propria madre e fondĆ² la cittĆ , come racconta Diodoro Siculo. Il gigante, nel frattempo diventato re, morƬ in seguito allo scontro con Eracle e le sue spoglie furono sepolte proprio nel tempio che aveva dedicato alla madre, mentre il suo nome fu dato al monte presso il santuario.

Oggi, questo incantevole luogo, ridona il proprio senso dellā€™amore universale affiggendo dei cartelli che invitano tutti ad esprimere il proprio sentimento. In un momento in cui non ĆØ ancora possibile farlo pienamente, questo diventa anche un simbolo di fiducia a tornare presto alla normalitĆ .