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Questi sono gli ultimi giorni per richiedere il reddito di emergenza 2021. Il sostegno economico è rivolto ai nuclei familiari in condizioni di difficoltà, ai quali può essere corrisposto un importo che va da 1200 ai 2400 euro. Il contributo incrementa se in famiglia sono presenti persone con gravi disabilità.
Reddito di emergenza proroga 2021
La misura era stata introdotta già l’anno scorso dal Governo Conte. Nelle ultime settimane, il governo di Mario Dragi ha deciso di prorogare il reddito di emergenza.
Il contributo è stato, infatti, inserito nel nuovo pacchetto di misure che il Governo ha deliberato per aiutare le famiglia e gli imprenditori in difficoltà. Stiamo parlando del decreto Sostegni.
Per questo il reddito di emergenza è stato ulteriormente prorogato e sono state introdotte delle modifiche, come:
- Si alza la soglia minima per i nuclei familiari in abitazione in affitto;
- Il contributo viene destinato anche a chi ha terminato, tra l’1 luglio 2020 e il 28 febbraio 2021, indennità Naspi e Discoll.
Domande reddito di emergenza
C’è tempo fino al 31 maggio per inoltrare le domande reddito di emergenza. Sono infatti gli ultimi giorni nei quali si può chiedere la proroga del contributo.
La domanda del REM deve essere inoltrata esclusivamente all’INPS ed esclusivamente online, entro la data di scadenza.
In che modo?
- Tramite il portale INPS, indicando credenziali di accesso;
- Oppure con il supporto di CAF o Patronato.
Una volta inoltrata la domanda, sarà l’INPS a comunicare se tale richiesta è stata accettata o respinta, indicando anche la motivazione. La comunicazione ufficiale avverrà tramite l’invio di SMS o di un’email, chiaramente dopo aver fornito i propri riferimenti.
Reddito di emergenza 2021: i requisiti
Per richiedere il contributo, è necessario munirsi di Dichiarazione sostitutive unica (DSU). Il REM è destinato a:
- nuclei familiari in difficoltà e in possesso dei requisiti;
- a colore che hanno terminato, tra l’1 luglio 2020 e il 28 febbraio 2021, il contributo NASPI e la DIS-COLL e che hanno un ISEE (in corso di validità) che non supera i 30mila euro.
L’INPS, nel caso dei nuclei familiari, precisa:
“Un valore del reddito familiare, nel mese di febbraio 2021, inferiore alla soglia corrispondente all’ammontare del beneficio. In caso di canone di locazione dichiarato in DSU, tale soglia è incrementata di un dodicesimo dell’ammontare annuo del canone stesso”, come indicato dalla circolare dell’INPS.