In molte Regioni italiane (Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Marche, Piemonte, Pa Bolzano, Pa Trento, Toscana, Umbria e Veneto), oggi si tenta di tornare alla normalità con l’istituzione della zona gialla. Una scelta che, oltre a indicare un confortante calo dei contagi, mira ad una ripresa economica per molti settori che hanno fatto i conti con le norme anti-Covid per diverso tempo. Tuttavia, il Governo invita ancora una volta alla prudenza e al rispetto delle regole per evitare nuove ricadute.
Il coprifuoco alle 22, tra il resto, continua a rappresentare un grande ostacolo per molti. Tuttavia, una verifica ed una conseguente modifica potrebbero giungere già a metà maggio: è quanto indicato dal Presidente del Css, Carlo Locatelli, nel corso di un’intervista su Rai3, durante la trasmissione “Mezz’ora in più”.
“E’ il tempo minimo – ha detto Locatelli – per vedere che impatto hanno sulla curva epidemiologica una serie di scelte che hanno avuto il merito di tutelare la salute pubblica e venire incontro al disagio sociale e alla sofferenza economica. Se avremo dati positivi nessuno ha il gusto sadico di restringere i movimenti. La scelta che è stata fatta è quella di mantenere il controllo su quelle che sono occasioni di socialità che possono determinare rischi”.
“Se avremo dati positivi – ha aggiunto – nessuno ha il gusto sadico di restringere i movimenti. La scelta che è stata fatta è quella di mantenere il controllo su quelle che sono occasioni di socialità che possono determinare rischi”.