A partire da lunedì 26 aprile e nei successivi mesi, l’Italia andrà verso nuove aperture: il governo pensa alla graduale riapertura di tutte le attività economiche, con alcune norme ancora da mantenere. Inoltre, questa settimana sarà decisiva perché verranno stabilite zone gialle, zone dove sarà possibile riaprire.
Resta ancora il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino, scelta tanto criticata ma ancora necessaria. A tal proposito, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ha dichiarato come ancora sia presto togliere il coprifuoco, dato che i numeri non lo permettono.
Ancora i numeri rimangono alti per poter dare maggiori possibilità di riapertura e non bisogna correre prima che si inciampi nuovamente. Sileri sottolinea che “l’incidenza dei contagi è sempre più bassa, caleranno i posti occupati nelle terapie intensive e inizieremo presto a vedere l’effetto dei vaccini sui ricoveri degli over 80. Per avere un calo del numero dei morti, invece, servirà almeno un altro mese. Inghilterra e Israele si sono mosse con le nostre stesse tempistiche: perché non dovremmo vedere gli stessi risultati che loro hanno oggi?”.
“Le riaperture – aggiunge Sileri – erano previste per l’1 maggio, cambia poco anticiparle al 26 aprile. Non si può parlare di vittoria o di sconfitta di qualcuno. Serviranno attenzione e gradualità nell’allargare le maglie perché con aperture avventate, senza sufficienti controlli, rischiamo di fare passi indietro. Ma voglio ripeterlo: non torneremo più alle chiusure”.
Sileri conclude dicendo che “le riaperture sono irreversibili, non dovremo più temere di dover chiudere” e la campagna vaccinale aiuterà con questo nuovo intento.