Da oggi cominceranno ad essere applicate le regole previste dal Nuovo Decreto Draghi. Ecco tutte le novità.
Da oggi entrano in vigore le nuove regole del Nuovo Decreto Draghi, approvate dall’esecutivo guidato da Draghi: queste resteranno valide fino al prossimo 30 aprile. Le nuove misure aiuteranno il Paese a prevenire il contenimento dell’ondata pandemica. Di seguito, le novità introdotte.
Non ci saranno più zone flessibili, ovvero quella bianca e gialla, ma (fino al 30 aprile) le zone italiane potranno colorarsi di due soli colori (a seconda dell’indice Rt): rosso e arancione.
Inoltre, secondo quanto indicato dal Nuovo Decreto Draghi, in zona rossa non ci si potrà spostare a casa di parenti e amici, a differenza di quanto disposto per il lockdown pasquale, e si potrà uscire solo per comprovate necessità. In zona arancione, invece, le visite continueranno ad essere consentite una volta al giorno all’interno dello stesso comune di residenza e dalle 5 alle 22.
In zona rossa il servizio scolastico sarà garantito in presenza fino alla prima media. Inoltre il nuovo decreto prevede il divieto per i governatori delle regioni di adottare misure più restrittive che regolano l’apertura e la chiusura degli edifici scolastici. Nelle regioni arancioni la didattica si continuerà a svolgere in presenza fino alla terza media e al 50% per gli istituti superiori.
In seguito al caso AstraZeneca, che ancora fa molto discutere, è stato introdotto un “muro difensivo” per i medici, in ambito penale.
Infatti, in caso di morte “verificatisi a causa della somministrazione di un vaccino per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV -2, effettuata nel corso della campagna vaccinale straordinaria in attuazione del Piano, la punibilità è esclusa quando l’uso del vaccino è conforme alle indicazioni contenute nel provvedimento di autorizzazione all’immissione in commercio emesso dalle competenti autorità e alle circolari pubblicate sul sito istituzionale del ministero della Salute relative alle attività di vaccinazione”.
L’obbligo di vaccinazione per i farmacisti e per tutti coloro che hanno un ruolo chiave nella sanità nazionale (come gli operatori sanitari pubblici e privati). Aver fatto il vaccino sarà alla pari di un titolo o di un’abilitazione e ne comporterà la continuazione della propria professione. Se l’operatore non vorrà sottoporsi al vaccino, verrà degradato e gli saranno affidati incarichi minori o si procederà con la sospensione, in cui non sarà prevista nessuna retribuzione. La sospensione dalla propria professione potrà essere estesa fino al 31 dicembre 2021.
In questi giorni si sta valutando l’ipotesi di riaperture programmate a partire dal 20 aprile per determinati settori. Sono inclusi bar, ristoranti, cinema e teatri. Eventuali riaperture saranno decretate prossimamente. Al contrario, palestre e piscine continueranno a rimanere chiusi e si ipotizza un’apertura in tarda stagione, tra maggio e giugno.
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