Era già nell’aria da diverse ore, soprattutto alla luce dell’ennesima sconfitta in queste ultime settimane che aveva reso la panchina rossazzurra bollente; adesso però è ufficiale, con il Calcio Catania che ha sollevato dall’incarico l’allenatore Giuseppe Raffaele.
Fatale la sconfitta esterna contro la Turris nella giornata di ieri, con la squadra che non è riuscita a ritrovare il bandolo della matassa dopo il rocambolesco svantaggio. Stessa situazione che era già successa lo scorso weekend nella gara interna contro il Teramo, anch’essa persa malamente e senza piglio dai rossazzurri.
Una situazione che va avanti, come dicevamo, da diverse settimana, soprattutto dopo il derby che ha lasciato delle scorie importanti all’interno della testa e dello staff dei giocatori.
“Dopo un’approfondita analisi del momento critico vissuto dalla prima squadra – ha spiegato l’amministratore unico Nico Le Mura – e dopo un dialogo schietto e sincero con mister Raffaele, il direttore dell’area sportiva Maurizio Pellegrino ha evidenziato ieri in tarda serata la necessità di un avvicendamento, prontamente disposto dalla società. I calciatori hanno il preciso dovere di reagire con forza a questa scossa, invertendo la rotta sul piano dei risultati e dando di più, per arrivare al miglior piazzamento raggiungibile in vista dei playoff: è nelle loro potenzialità“.
Parole spese anche per le vicende della società rossazzurra, in virtù del closing con Tacopina: “Sul piano societario, partendo dalla fondamentale salvezza della matricola, abbiamo svolto in questi mesi un silenzioso e meticoloso lavoro di ridefinizione strutturale e organizzativa, che ha restituito risultati importanti in termini di efficienza professionale ed economica. Siamo giunti così in prossimità della cessione delle quote azionarie del club: il Calcio Catania vive oggi la fase culminante del percorso necessario per giungere al rilancio, attraverso la riduzione del debito e secondo le prospettive del contratto preliminare firmato a gennaio dalla SIGI e da Joe Tacopina“, ha chiosato l’amministratore unico.