Durante la cerimonia commemorativa per le vittime del Covid-19 di Vo’ Euganeo, il direttore di Microbiologia e virologia dell’Università di Padova, Andrea Crisanti ha asserito: “Siamo alla vigilia della terza ondata, contro le varianti serve un lockdown stile Vo’“.
Situazione delicata e complessa, secondo il direttore, di fronte alla quale non bisogna assolutamente abbassare la guardia: “Serve senso civico e responsabilità da parte delle autorità. La comunità scientifica sta lanciando un piano di sorveglianza nazionale sulle varianti per avere una fotografia aggiornata”.
Un cenno particolare è stato rivolto, inoltre, ai bambini di Vo’ grazie ai quali è stato possibile condurre uno studio sul Covid-19 prendendo in esame 300 soggetti: “Hanno contribuito ad aumentare le conoscenze, unico modo per uscire da questa situazione”.
Crisanti, nel suo intervento, ha lodato la “ricetta” che i Paesi esteri, fuori dall’Unione Europea, hanno adottato: “In Australia – ha ricordato Crisanti – per cinque giorni è stato messo in lockdown stretto uno stato di 2,5 milioni di persone e sono stati fatti 50-60 mila tamponi. Questa è la ricetta che altri Paesi hanno attuato, la lezione è stata appresa e ora stanno senza mascherina”.
“Da noi è difficile trasportare questa esperienza – sottolinea il virologo – probabilmente è dovuto a fattori tra cui pressioni particolari, da tutte le parti”.